Politica
Rifiuti: ambientalisti, la soluzione c’era nel 1997, ma poi…
In Campania si erano individuati rimedi efficaci quali la raccolta differenziata e il compostaggio. Ma le opposizioni locali frenarono il tutto
”La soluzione del problema dei rifiuti in Campania e’ stata individuata dal ’97, con il piano approvato dalla gestione commissariale, in attuazione della riforma introdotta col DL 22/97”.
Lo affermano in un comunicato la leader dei Verdi Grazia Francescato e il senatore Edo Ronchi, ex ministro dell’Ambiente. ”Quel piano -spiegano- prevede lo sviluppo della raccolta differenziata, compresa quella della frazione umida, la realizzazione di piazzole per il conferimento della raccolta differenziata, di impianti per la produzione di compost, di impianti per la produzione di CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti) e di 2 impianti di produzione di energia elettrica con l’impiego di CDR (termovalorizzatori), uno per Napoli e Provincia e uno per il resto della Regione”.
L’emergenza, dice ancora la nota, e’ precipitata perche’ sono state chiuse alcune discariche prima del previsto (per ragioni ambientali) e non se ne sono localizzate di nuove in questa fase transitoria, prima dell’entrata in funzione dei nuovi impianti, la cui realizzazione e’ stata, ed in parte ancora e’ ritardata da opposizioni locali.
Per queste ragioni ora occorre trovare soluzioni tampone e farle durare il meno possibile (uso di discariche d’emergenza e smaltimento, molto costoso, di rifiuti in altre Regioni). Per far durare il meno possibile l’emergenza, occorre accelerare la raccolta differenziata e far partire gli impianti previsti per il compost, la produzione di CDR ed anche almeno uno dei due termovalorizzatori previsti, con tutte le cautele ambientali necessarie”.
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