Mondo

Rientrati a Roma gruppo di pacifisti respinti da Israele

Il loro racconto. L'aggressione a Vittorio Agnoletto e a Marco Revelli.

di Barbara Fabiani

Il secondo gruppo di pacifisti arrivati alle 4 di stanotte a Tel Aviv racconta di aggressione e pestaggi da parte della polizia israeliana in aeroporto. Al gruppo (composto da elementi dei social forum, ya basta, disobbedienti e da tre parlamentari) è stato rifiutato l?ingresso in Israele ed è stato rimpatriato con la forza come è accaduto all?altra delegazione di associazioni e Cgil.

?All?inizio abbiamo cercato di prendere tempo e spiegare le ragioni pacifiche del nostro viaggio?, racconta il senatore Francesco Martone, ?ma abbiamo trovato un muro al dialogo. La polizia malgrado le nostre richieste non ci ha permesso di parlare o metterci in contato con alcun rappresentante delle autorità israeliane. Quando abbiamo capito che stavamo per essere rimpatriati ci siamo seduti a terra?. A quel punto i pacifisti riferiscono che un poliziotto avrebbe indicato ad altri due Vittorio Agnoletto, individuandolo come ?capo del gruppo?. ?Tre di loro mi hanno sollevato di peso e trascinato nella stanza dove si controllano i bagagli?, racconta Agnoletto, ?mi hanno sbattuto sul bancale di metallo tenendomi la testa bloccata e la testa dietro la schiena. Ho ricevuto così diversi pugni e poi sono stato sbattuto contro la parete e di nuovo bloccato?.

Il senatore Gianfranco Pugliarulo conferma le parole di Agnoletto avendo assistito all?aggressione prima che la porta della stanza venisse chiusa. Botte anche per il sociologo Marco Revelli e per altri due componenti del gruppo. A differenza di quanto accaduto con il primo gruppo, sbarcato a Tel Aviv due ore prima, in questo caso i parlamentari non sono stati lasciati passare (oltre a Martone e Pagliarulo era presente anche l?onorevole Luana Zanella). I pacifisti si sono lamentati del fatto che non fosse presente nessuno dell?ambasciata italiana al momento dello sbarco; Agnoletto ha chiesto al governo una presa di posizione nei confronti di Israele per come sono stati trattati i cittadini di un Paese amico. ?L?assoluta mancanza di volontà di dialogo contro la quale ci siamo scontrati dimostra una grave involuzione democratica della società israeliana?, ha detto. ?E? ora di un intervento politico della Ue per il ritiro di truppe e invio di forze di interposizione?.

I pacifisti espulsi invocano inoltre l?intervento di una delegazione ufficiale di parlamentari e diplomatici italiani: ?E? assurdoche l?unica a muoversi in questi momenti sia la diplomazia dal basso. Eravamo andati a dare il cambio ai nostri amici a Ramallah?, ha detto Guido Lubrano dei Disobbedienti, mostrando una sacca di medicinali che non hanno potuto consegnare. ?Siamo preccupati per loro?.

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