Sono 547 i Comuni Rifiuti Free che stanno lavorando per la riduzione dei rifiuti, dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo all’anno, ovvero rifiuti indifferenziati, trenta Comuni più di quanti monitorati lo scorso anno, secondo il rapporto ‘Comuni ricicloni 2019’.
L’area del Nord-Est si conferma come la più virtuosa (con 294 Comuni Rifiuti Free su 547 totali) grazie a un sistema di raccolta e gestione efficace basato, nella maggior parte dei casi, su sistemi consortili, raccolta porta a porta e tariffazione puntuale. Tra i capoluoghi di provincia sono solo 3 le città che rientrano nei parametri dei Comuni Rifiuti Free: Treviso (85.000 abitanti), Pordenone e Belluno.
Nel complesso in Italia la produzione dei rifiuti rimane ancora alta, con 487 kg per abitante all’anno e se la raccolta differenziata intercetta, mediamente a livello nazionale, oltre la metà dei rifiuti prodotti con il 55,5% (dato ISPRA 2017), si registra ancora un forte divario tra Nord (66%), Sud (42%) e Centro Italia (52%).
Ai primi posti troviamo il Veneto (74%), il Trentino Alto Adige (72%), la Lombardia (70%) e il Friuli Venezia Giulia (65,5%). Rovesciando la classifica troviamo invece Calabria e Puglia al 40%, il Molise al 31% e la Sicilia in coda col 22% ma con due eccellenze, Ragusa e Agrigento, col 70% di raccolta differenziata.
RAEE
Nel 2018 per la prima volta dall’avvio dell’operatività del Centro di Coordinamento RAEE, avvenuta nel 2007, e per il sistema dei consorzi ad essi aderenti la raccolta di RAEE ( rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) ha superato le 310 mila tonnellate, in crescita del 4,8% rispetto al 2017. In forza di questo miglioramento, i quantitativi di rifiuti elettrici ed elettronici avviati a corretto smaltimento sono aumentate di circa 14.300 tonnellate rispetto all’anno precedente.
Migliora, di conseguenza, la raccolta media pro capite che si attesta a 5,14 kg per abitante.
Città di punta è Trento che raccoglie 6,39 kg per abitante, seguita da Arese (MI) con 5,31 chilogrammi.
IL DOSSIER
SCARICA IL DOSSIER ‘COMUNI RICICLONI 2019’
Comuni Ricicloni è un'iniziativa di Legambiente con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Sul sito dedicato il motore di ricerca permette di ricercare i dati del proprio Comune.
Per la provincia di Milano ad esempio nell’edizione 2019 il Comune più virtuoso, con oltre 15.000 abitanti, risulta Carugate con l’84% di raccolta differenziata.
La raccolta differenziata non è che il primo passo propedeutico, ma non sufficiente, per superare i vecchi sistemi di smaltimento.Gestione efficace e ben organizzata, raccolta porta a porta, politiche di prevenzione, tariffazione adeguata per disincentivare la produzione dei rifiuti e aumentare la qualità dei diversi materiali raccolti, sono gli ingredienti fondamentali. Ma perché gli sforzi, l’impegno e gli importanti risultati dei Comuni Rifiuti Free siano ripagati, occorre lavorare altrettanto alacremente sulla chiusura del ciclo, sul riciclo e sull’utilizzo della materia prima seconda che ne deriva
Serve una normativa a supporto della rivoluzione circolare.
Occorre definire subito i criteri end of waste per rimettere in circolo la materia prima seconda e attuare le norme già esistenti, come ad esempio quanto previsto dalla normativa sul GPP (Green Public Procurement), i cui obblighi sono spesso disattesi .
La vera sfida consiste nel creare una rete virtuosa che dalla produzione arrivi fino al recupero di materia e alla restituzione della materia prima seconda.
In questo ciclo le Amministrazioni comunali, regionali e centrali hanno un ruolo importantissimo, come testimonia questo rapporto, indicando le tante esperienze positive che possono fare sempre più da traino in un percorso ancora lungo ma ormai ben delineato.Direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti
RIDURRE I RIFIUTI A CASA
Qualcosa possiamo fare tutti, ogni giorno, per ridurre alla fonte la quantità di rifiuti prodotta.
Per la riduzione della plastica monouso leggi il post dedicato
Alcuni suggerimenti ce li suggerisce l’associazione Comuni virtuosi:
- Borse riutilizzabili
- Sacchettini e contenitori riutilizzabili
- Acqua del rubinetto in caraffa anche fuori casa
- Panini o altro cibo in contenitori riutilizzabili
- Tazzine e stoviglie riutilizzabili
- Prevalentemente cibi non confezionati
- Nessuna cannuccia
- Utensili e contenitori da cucina in acciaio, vetro, legno
- Spazzolini con testine intercambiabili
- Rasoi con testine intercambiabili
- Saponette o detergenti in confezione ricaricabile
- Detersivi alla spina
- Pannolini per bambini lavabili (su questo punto mi sento di dissociarmi)
- Fazzoletti e tovaglioli in tessuto
L’associazione, attiva da molti anni su questi temi, ha lanciato la campagna MENO RIFIUTI, PIU’ RISORSE con 10 mosse dedicate alla aziende utilizzatrici di packaging e alla Distribuzione Moderna per una prevenzione eco efficiente dei rifiuti da imballaggio e la promozione del riuso.
Non manca un appello da firmare online a sostegno della campagna
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