Non profit

Ricordando Giò Pomodoro la solidarietà all’asta

In vendita le opere donate da 72 artisti. L'iniziativa sostiene la costruzione dell'hospice.

di Antonietta Nembri

Un tributo, un ricordo, ma anche un?azione che lascia il segno. Questo vuole essere l?asta che, in ricordo di Giò Pomodoro, sarà battuta a Palazzo Broggi di Milano a favore di Vidas, l?associazione che da oltre vent?anni si occupa di assistenza domiciliare a malati di cancro.
Martedì 3 maggio (alle ore 20 nella storica sede di Sotheby?s Italia) l?arte si coniuga con la solidarietà da una parte nel ricordare il maestro Pomodoro, scomparso nel 2002; dall?altra sostenendo un?iniziativa unica non solo in Lombardia, ma anche in Italia: la Casa Ospedale che Vidas sta realizzando. L?iniziativa è stata resa possibile dalla partecipazione della famiglia Pomodoro, in particolare il figlio Bruto e il fratello Arnaldo, che ha deciso di dare seguito a una prima donazione fatta dallo stesso Giò Pomodoro: un?importante opera donata all?associazione presieduta da Giovanna Cavazzoni con il desiderio di contribuire ad aiutare i malati terminali di cancro in Italia.
«Conoscevamo già l?associazione da molto tempo», confida Bruto Pomodoro, «dagli anni in cui il professor Geymonat teneva sempre per il Vidas dei seminari al teatro Lirico. Poi, per motivi personali ho conosciuto oltre all?aspetto culturale anche l?azione dell?associazione perché quando mio padre tornò a casa dall?ospedale, alla fine, mi rivolsi ad essa, sperimentando l?efficienza dell?assistenza domiciliare di Vidas». All?inizio ci fu la donazione di un?opera «poi entrando in rapporto con l?associazione iniziammo a pensare come utilizzare quest?opera per finanziare Vidas. Così è nata l?idea di un?asta», spiega con semplicità Bruto Pomodoro, anch?egli, come lo zio Arnaldo e il padre, un artista. «Abbiamo chiesto ad altri artisti di donare delle opere e la risposta è stata particolarmente generosa». A chi fa arte capita spesso di essere interpellato per donare delle opere per eventi diversi di solidarietà, «è una consuetudine per gli artisti impegnarsi. Ma in questo caso abbiamo avuto un contributo che va al di sopra delle aspettative» continua. «Forse non è secondario anche il fatto che un malato di cancro in casa o tra i propri conoscenti ce l?abbiamo, o l?abbiamo avuto un po? tutti. Da non dimenticare poi che molti artisti sono stati aiutati dal Vidas. Oltretutto il coinvolgimento nasce anche dal progetto, che è una realizzazione talmente importante per Milano e la Lombardia», conclude Bruto Pomodoro che vede anche nella concretezza del progetto uno degli stimoli che hanno spinto gli artisti a contribuire.
Il progetto è quello della Casa Ospedale, l?hospice che Vidas sta costruendo in zona Bonola a Milano, che diverrà una struttura polifunzionale socio-sanitaria in grado di accogliere quei malati terminali di cancro per i quali la permanenza al proprio domicilio, o perché soli o perché in condizioni socio-ambientali critiche, è inadeguata alle cure. La Casa Ospedale eviterà impropri ricoveri in ospedale nell?ottica di integrare l?assistenza domiciliare. A guidare l?Hospice di via Betti-Checov è la medesima filosofia: porre sempre il malato con i suoi molteplici bisogni al centro di ogni attenzione e, se possibile, partecipe alle decisioni sul suo percorso di cura.
Saranno 72 le opere battute nel corso dell?asta benefica. Tra le opere protagoniste dell?incanto, le sculture spaziali dei fratelli Pomodoro, i divertenti collage di Enrico Baj, le opere leggere di Fausto Melotti, le famose tele estroflesse di Enrico Castellani, oltre ad opere importanti di Afro, Cascella, Ceroli, Consagra, Mitoraj, Spagnulo, Vangi, e tanti altri ancora.

Il punto
Vidas,
corso Italia, 17
20122 Milano
tel. 02.725111
fax 02.72511255
info@vidas.it

www.vidas.it

Presidente: Giovanna Cavazzoni

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