Venerdì 20 aprile alle ore 17, alla Locanda Alce Nero sulle Cesane ci sarà un meeting tra i campi per riconoscere le erbe selvatiche commestibili. Guiderà la lezione Graziella Picchi autrice per l?Istituto Nazionale di Sociologia Rurale del bellissimo libro LE ERBE, pubblicato da AGRA-RAI nel quale ha selezionato e descritto ben 176 di queste erbe dimenticate e che l?agricoltura moderna chiama dispregiativamente malerbe. Imparare a riconoscere il dente di leone, la pastinaca, il timo serpillo,l?acetosella, il coriandolo, il ravanello e i loro preziosi contenuti di calcio, ferro, sodio, silicio, potassio, vitamine è un tema che interessa sempre più consumatori a cui manca la lontananza che si è creata tra i nostri stili di vita e la natura sempre più lontana.
Alle 20 la comitiva dei partecipanti proseguirà lo studio delle erbe alla tavola della locanda Alce Nero dove non mancherà il dente di leone, l?ortica, gli asparagi di bosco con gli spaghetti fatti con il famoso grano egizio che coltiva da anni la cooperativa , frittatine di vitalbe, miglio, pere finire con caffè di fichi, cicoria e orzo. Durante la cena letture di brani della celebre badessa Ildegarda di Bingen che visse nel dodicesimo secolo e che viene chiamata l?erborista di Dio. In una sua opera, VIRIDITAS, Ildegarda scrive: “La verde forza vitale genera le gemme e le gemme il frutto. Tutte le creature hanno qualcosa di visibile e qualcosa di invisibile in loro. Ciò che vediamo è solo una debole ombra, molto più potente e vitale è ciò che non si vede”.
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