Sostenibilità

Riciclo. Presentato un progetto innovativo. Ecco la plastica che brilla

Recuperare il materiale degli imballaggi e produrre oggetti con un marchio originale. Un’idea di Tetra Pak.

di Ida Cappiello

E’ una plastica bella da vedere: brilla, come le vernici metallizzate delle automobili. Presto vedremo in giro tanti oggetti, dalle biro ai vasi da fiori, fatti di maralhene, il marchio registrato dalla Tetra Pak per il nuovo materiale nato dal riciclo delle pellicole in plastica e alluminio che rivestono l?interno dei cartoni di latte, succo di frutta, vino.
Il riciclo di quelli che tecnicamente si chiamano imballaggi in poliaccoppiato è una delle nuove frontiere tecnologiche del settore. Per la difficoltà di separare i diversi materiali, fino a poco tempo fa non era possibile salvare dalla discarica questa importante componente dell?universo rifiuti. Tetra Pak, produttore leader di confezioni in cartone per bevande, ha lavorato per anni su questo fronte e oggi è in grado di farlo, unica in Europa.
“Nel 2002, 38mila tonnellate di cartoni per bevande, il 35,3% dell?immesso al consumo, sono state recuperate e riciclate, secondo i dati di Comieco, il consorzio che coordina il recupero degli imballaggi in carta”, afferma Michele Mastrobuono, direttore Ambiente e relazioni esterne di Tetra Pak italiana.
I contenitori, raccolti di solito insieme alla carta, vengono mandati in uno stabilimento d?avanguardia a Santarcangelo di Romagna. Qui la carta, il polietilene e l?alluminio, una volta separati, vengono ridotti in granuli e rivenduti ad altre imprese, che li trasformano in materiali utilizzabili per diversi scopi: oltre al maralhene, la cartalatte, destinata all?editoria, e la cartafrutta per shopper già utilizzati, ad esempio, dai supermercati Coop. “In alcuni casi l?avvio della raccolta differenziata, operato dalle municipalizzate in accordo con Comieco e con il supporto di Tetra Pak, si è rivelato una vera opportunità non solo ambientale, ma anche di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini”, prosegue Mastrobuono. “Un esempio è la provincia di Reggio Emilia dove quasi 400mila cittadini raccolgono i cartoni per bevande nei cassonetti e bidoni della carta, facendo crescere così la quantità di materiali riciclati”.
A Firenze, invece, gli imballaggi vengono raccolti insieme a vetro, lattine e plastica. “L?iniziativa verrà estesa a tutta la Toscana”, prosegue Mastrobuono. Quattro milioni di cittadini sottrarranno alla discarica ogni anno 2.400 tonnellate di rifiuti, che si trasformeranno in un rotolo di cartalatte lungo 40mila km, in grado di fare il giro della Terra”.

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