Sostenibilità

Riciclo alluminio “solidale”: milioni di euro alle non profit

Grazie al progetto ''Raccolta solidale'', lanciato dal Consorzio imballaggi alluminio e dalle organizzazioni come Summit della solidarieta', Cgm, Forum del terzo settore, Mo.vi e Sodalitas

di Benedetta Verrini

Riciclare lattine e aiutare le realtà del Terzo settore. Questa l’idea che sintetizza il progetto ”Raccolta solidale”, lanciato dal Cial (Consorzio imballaggi alluminio) e dalle organizzazioni come Summit della solidarieta’, Cgm, Forum del terzo settore, Mo.vi e Sodalitas.
Facendosi promotrici sul territorio della raccolta differenziata degli oggetti costruiti con questo metallo, queste organizzazioni potranno aumentare la propria capacita’ di autofinanziamento. Il Cial riconoscera’ infatti alle associazioni impegnate nella raccolta un compenso di 57 centesimi di euro al chilo, cioe’ il 22% in piu’ rispetto ai 47 previsti dalle convenzioni con i Comuni.

In questo modo le organizzazioni potrebbero ricavare piu’ di 7 milioni di euro l’anno. L’alluminio risulta essere, del resto, uno dei materiali piu’ riutilizzati dall’ industria italiana, terza nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone. Secondo i dati presentati dal Cial, ogni anno nel nostro Paese vengono immesse sul mercato 60mila tonnellate di imballaggi d’alluminio, tra astucci, bombolette, fogli per alimenti e lattine (che da sole assorbono il 40% circa dell’ alluminio trattato, con un consumo procapite per abitante di 1 miliardo e 800 milioni). ”Il nostro scopo – spiega Antonino Granatelli, presidente del Cial – e’ di innescare un circolo virtuoso a beneficio di tutta la collettivita’. L’alluminio e’ riciclabile all’infinito e la creazione di nuovi oggetti partendo dal materiale riciclato consente all’industria un risparmio energetico del 95%”.

Il consorzio fornira’ alle associazioni sia il supporto dell’ ufficio stampa in occasioni di eventi speciali, sia le attrezzature tecniche e promozionali per la raccolta. ”Sono numerosi i partner che le associazioni possono coinvolgere – aggiunge Gino Schiona, direttore generale Cial -, come bar, scuole, mense aziendali, parrocchie, Comuni e imprese”.
L’idea, gia’ sperimentata da organizzazioni come Aido e Avis nelle province di Verona, Como, Lecco e Aosta, si e’ rivelata di successo ed ha consentito in alcuni casi esperimenti interessanti di fund raising. Come per esempio la costruzione di enormi monumenti con lattine di alluminio (dalla Basilica di S.Pietro al Colosseo), venduti all’asta a diverse aziende, che li hanno utilizzati per il riciclo. Il progetto ha avuto anche il plauso del Ministero del welfare. ”Il ministero – ha dichiarato Giovanni Daverio, direttore generale – assicura la sua disponibilita’ e collaborazione a iniziative come queste, che fanno delle politiche sociali una risorsa e una prospettiva di valore economico. Lo stesso ministro Roberto Maroni – ha concluso – ha presentato dei progetti di legge sull’impresa sociale e la responsabilita’ sociale delle imprese, e sta pensando a degli strumenti per migliorare la deducibilita’ delle donazioni”.

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