Cultura

Ricerca: solo un italiano su 10 è felice

Le citta' piu' infelici sono Genova, Milano e Torino, mentre gli italiani piu' felici vivono a Palermo, Napoli e Roma

di Gabriella Meroni

Gli italiani dichiarano di essere infelici. Uno su due (52%) si sente spaesato e insicuro, e gli altri sono depressi (14%) o sperano in un cambiamento nella loro vita (17%). Solo il 9% degli italiani afferma di essere felice. Il luogo principale della tristezza e’ l’ufficio (62%), mentre piu’ ancora che nella religione sempre piu’ italiani cercano risposte nei corsi di autostima, nei massaggi anti-stress e nelle tecniche di meditazione. Anche i bambini sono vittime dell’infelicita’ degli adulti: 6 italiani su 10 (59%), infatti, affermano di preferire di avere un figlio famoso piuttosto che felice. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dalla rivista Riza psicosomatica, in edicola da domani, su un campione di 938 persone, uomini e donne, tra i 18 e i 69 anni. Per raggiungere la felicita’ gli italiani sembrano puntare piu’ sulla spiritualita’ che sul corpo. Il 37%, infatti, preferirebbe affidarsi ai corsi per l’autostima e il benessere, mentre soltanto uno su 4 (24%) scarica le tensioni accumulate praticando sport. Il recordo negativo delle citta’ piu’ infelici sono Genova, Milano e Torino. Il lavoro sembra essere la principale motivazione della infelicita’ dichiarata dagli intervistati. Alla domanda ”quando ti senti infelice”, il 62% non ha alcun dubbio: ”in ufficio”. E se non e’ il lavoro in se’, e’ il pensiero del lavoro a rattristare gli italiani. Il 41%, infatti, afferma di sentirsi particolarmente giu’ di morale durante la ”pausa pranzo”, anche perche’ a volte e’ ”un momento di solitudine”. Un altro momento particolarmente infelice e’ la domenica sera. Il 35% degli italiani si deprime per la fine del week-end. Ma anche il lunedi’ mattina puo’ essere considerato triste, almeno secondo il 22% degli intervistati. Chi invece si rattrista quando non e’ a lavoro, accusa le serate in casa (19%) e i week-end (12%). A sorpresa le feste, spesso legate alla depressione, provocano infelicita’ solo a un italiano su 10 (9%). Ma cosa fanno gli italiani per superare l’infelicita’? Uno su due (53%) si dedica di piu’ a se stesso: tra questi, il 43% cura il proprio corpo nella speranza di sentirsi meglio, e il 57% cerca ”una nuova via verso la spiritualita”’ per essere felice. Corsi per ritrovare l’autostima e il benessere (37%), tecniche antistress (20%), meditazione e filosofie orientali (17%) vengono preferite alla religione (14%). Tra coloro che curano il proprio corpo come rimedio alla tristezza, prevale chi sta attento a cio’ che mangia o beve (33%) o che si mette a dieta (28%), rispetto a chi pratica sport (24%) o si affida alle cure estetiche (11%). Ma qual e’ l’identikit della persona infelice? Donna, tra i 35 e i 40 anni, che vive al Nord e, magari, che ha raggiunto il successo. Il 52% delle persone che dichiarano di essere infelici sono infatti di sesso femminile, e un italiano su 3 (33%) ha tra i 35 e i 40 anni: e’ forte nelle ‘donne benestanti’ il timore di ”perdere tutto”. Fondamentale sembra anche essere la citta’ in cui si vive. Il Nord risulta essere la zona piu’ triste (45%), seguita dal Centro (34%) e dal Sud (21%). Le citta’ piu’ infelici sono, infatti, Genova, Milano e Torino, mentre gli italiani piu’ felici vivono a Palermo, Napoli e Roma. La sorpresa arriva, infine, dai bambini: anche i piu’ piccoli sono vittime dell’infelicità degli adulti. Il sogno di vedere il proprio figlio diventare famoso porta gli adulti a riversare anche sui figli ”l’ossessione di raggiungere una meta”: il 59% degli intervistati, infatti, sogna di vedere i bambini diventare famosi, ed e’ pronto anche a sacrificarne la felicita’ ”che arrivera’ quando saranno famosi”.


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