Salute

RICERCA. Scoperte cellule “serial killer” del cancro

La proteina p73 "distrugge" i tumori. Lo rivela uno studio scientifico Italia-Israele, finanziato coi concerti alla Scala di Milano

di Redazione

Cellule impazzite da assoldare come “serial killer” per eliminare il cancro. È la prospettiva delineata dagli scienziati dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano e dell’Istituto di scienze Weizmann di Israele. L’equipe, coordinata da Massimo Broggini per il Mario Negri e da Varda Rotter per il Weizmann, ha firmato uno studio pubblicato sulla rivista European Journal of Cancer, in cui si indaga sulla versione ß delle proteina p73 e sul suo ruolo distruttivo nei tumori. Sorprendentemente, sostengono gli autori, l’espressione di questa particolare versione della proteina p73 interferisce con la stabilità del genoma delle cellule tumorali, favorendo la generazione di cellule tetraploidi che hanno un contenuto di Dna alterato. Cellule impazzite che nei soggetti sani sembrano essere uno dei percorsi di sviluppo del tumore. Ma, all’interno del cancro, determinerebbero un errato processo di divisione delle cellule tumorali, che ne causerebbe la morte.

La ricerca, uno dei frutti della collaborazione ventennale fra i due istituti sull’asse Italia-Israele, è stata finanziata grazie ai concerti straordinari al Teatro alla Scala di Milano. Serate di beneficenza che proseguono il prossimo 9 dicembre con «Hommage aux Virtuoses», il concerto eseguito dalla Filarmonica della Scala diretta da Pietari Inkinen, con Vadim Repin al violino, Itamar Golan al pianoforte e Mischa Maisky al violoncello. È possibile prenotare i biglietti contattando il Comitato Negri Weizmann al numero 02-6775409.


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