Welfare

Ricerca medica: lo stile di vita sano rallenta il declino cognitivo

Uno studio finlandese ha dimostrato che chi è più seguito dai medici e conduce uno stile di vita sano anche dopo i sessant’anni riesce a rallentare il declino cognitivo e rimanere più lucido

di Redazione

E’ il primo studio esaustivo quello pubblicato sul giornale medico The Lancet, a dimostrare una relazione tra lo stile di vita degli over 60 e la probabilità di demenza senile. I risultati sono frutto di uno studio portato avanti in Finlandia per due anni, in cui sono state prese in esame 1.200 persone tra i 60 e i 77 anni. Dalla ricerca è emerso che le persone che sono state più seguite dai medici, sottoponendosi a controlli regolari, modificando il proprio stile di vita, seguendo i consigli di un dietologo e facendo ginnastica, hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi, rispetto a chi ha ottenuto solo le cure mediche di base.

Il test continuerà a seguire le persone coinvolte per i prossimi sette anni, per verificare se chi conduce uno stile di vita più sano è davvero meno soggetto a demenza senile. Secondo il test infatti, il gruppo di persone più seguite dai medici e che hanno modificato il proprio stile di vita rendendolo più sano, hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi di circa il 25% rispetto a chi non ha cambiato i propri comportamenti, addirittura la velocità di elaborazione mentale è risultata più alta del 150% .

Doug Brown, il direttore del Centro di Ricerca e Sviluppo dell’Alzheimer, l’istituto britannico che si occupa della patologia, ha commentato favorevolmente i risultati, sottolineando l’importanze della prevenzione: “Dare una mano alle persone, occupandosi della loro salute nel periodo più avanzato della loro vita, ha un impatto significativo sulle funzioni cerebrali”, ha spiegatoo Brown. “Questo dimostra l’importanza e il valore delle iniziative per migliorare la sanità pubblica.”

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