Famiglia

Ricerca: al via la prima banca dati genetica inglese

"Questo eccitante progetto potrà, un giorno, dare inizio a una nuova era della medicina, con diagnosi e cure personalizzate", spiega il presidente del Medical Research Council

di Paolo Manzo

Via libera ai finanziamenti per la prima banca dati genetica britannica. La
biobank riceverà, per iniziare, 45 milioni di sterline, quasi 150mila miliardi di vecchie lire, e comincerà a raccogliere i campioni di sangue e i particolari del Dna di mezzo milione di persone.

Obiettivo, ottenere informazioni preziose per mettere a punto terapie e farmaci personalizzati e disporre, così, di nuove armi contro le principali malattie. Un traguardo possibile, secondo il presidente esecutivo del Medical Research Council, George Radda, ”nel giro di 20 anni. Questo eccitante progetto – commenta entusiasta, riferendosi alla banca dati genetica – potrà, un giorno, dare inizio a una nuova era della medicina, con diagnosi e cure personalizzate”.

A finanziare il progetto, intanto, è Biobank Uk, una collaborazione fra Wellcome Trust, Medical Research Council e ministero della Salute.

I donatori saranno uomini e donne fra i 45 e i 69 anni d’età, che potranno rivolgersi ad alcuni centri regionali, sotto la supervisione di una struttura che coordina tutta l’attività.

”Innanzitutto – spiega Radda – bisognerà comprendere le cause genetiche delle diverse patologie, distinguendole da quelle ambientali, e le differenze genetiche fra gli individui, quelle che possono condizionare la risposta alle terapie. Poi, il medico potrà prescrivere farmaci o altri trattamenti su misura del codice genetico di ciascuno”.

Entusiasta anche il ministro della Salute, che sottolinea ”il pieno coinvolgimento del governo, che vigilerà sui risultati”.

Preoccupate, invece, alcune associazioni, che chiedono garanzie legali affinché le informazioni raccolte non finiscano in mano ad aziende private. Ad assicurare che i dati siano usati responsabilmente, precisa il consorzio, sarà un comitato indipendente, che ne risponderà al pubblico e ai donatori.

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