Riccione, baldacchini e separè per bagnanti musulmane

Baldacchini e separe’ in spiaggia a Riccione per la privacy delle turiste mediorientali che, per il loro credo religioso, non possono mostrarsi in pubblico senza veli. E il Comune, riferisce il ‘Corriere della Sera’, ha gia’ dato il via libera: ”Se qualcuno ci presentara’ una richiesta formale abbiamo pronta la delibera”, fanno sapere dall’assessorato. Riccione, dunque, prima spiaggia Islam ‘friendly’ per sole donne musulmane. Tutto, spiega il quotidiano, e’ partito dal boom di turisti arabi arrivati in Riviera, principi che alloggiano in alberghi a 5 stelle con uno stuolo di mogli e servitu’ al seguito. Donne che ”riescono a spendere, in 5 minuti e senza battere ciglio, 700 mila euro per l’ultimo modello di orologio”, raccontano le commesse delle gioiellerie di viale Ceccarini. Una clientela che qualunque commerciante vorrebbe vedere nel proprio negozio, che si dedica allo shopping senza economie, che lascia vere e proprie fortune nelle sale giochi, che prenota interi piani degli alberghi piu’ costosi e spedisce con un tir i propri bagagli. Di qui l’idea delle spiagge ‘separate’, per consentire alle donne musulmane di bagnarsi in piena tranquillita’ e senza chador. Ma la proposta suscita opinioni contrapposte. C’e’ chi, come Luigi Serafini del Bagno 71, proprio di fronte al Grand Hotel Des Bains dove e’ alloggiata in questi giorni parte della famiglia reale dell’Arabia Saudita, ritiene piu’ giusto realizzare l’esperimento in localita’ piu’ periferiche. E chi, invece, come Daniela Corazza del Bagno delle donne, lo giudica praticabile. Certo e’ che, come sottlinea il quotidiano, la prima spiaggia ‘chiusa’ d’Italia, oltre ai baldacchini, ”deve poter contare su personale totalmente femminile, dai bagnini agli inservienti”. ”Riccione e’ il luogo delle tendenze – dice Tomas Corazza dell’Hotel Mediterraneo – come un bagnino ha messo la tivu’ sotto gli ombrelloni, qualcun altro non potrebbe chiudere un po’ di spiaggia?”