Pensavamo di averle viste tutte (gli sciagurati "
volonturisti", per esempio, o gli hotel di lusso che offrono "
pacchetti volontariato") ma questa mancava: una catena di resort a cinque stelle sudafricana ha pensato bene di
offrire ai suoi ospiti la possibilità di dormire in una baraccopoli. Finta, ovviamente, e con tutti i comfort; giusto per vedere l'effetto che fa.
Un fenomeno simile era già stato segnalato da molti siti, ed è ormai noto come
"slum tourism": si tratta della pratica, molto in voga soprattutto in America Latina, di portare turisti e ospiti di strutture lussuose a visitare le favelas o gli insediamenti di fortuna dove vivono i poveri, illudendoli così di portare un po' di gioia e calore ai bambini (maddeche, dicono a Roma). Adesso però la geniale catena
Emoya Luxury Hotel and Spa di Bloemfontein, in Sud Africa, ha fatto di più,
costruendo letteralmente dal nulla e vendendo a caro prezzo la sua Shanty Town (letteralmente: città di baracche), un villaggio turistico fatto di casette di legno e lamiera in mezzo alla steppa, tinteggiate alla bell'e meglio e quindi simil-slum fuori (
nella foto), ma dotate di tutte le comodità dentro (compresi i riscaldamenti a pavimento per la notte e il wi-fi gratis).
"Ora potete finalmente vivere l'esperienza unica di vivere in una baracca nel contesto sicuro ed esclusivo di una riserva privata", scrive con evidente sprezzo del ridicolo il tour operator sul sito, "nella prima Shanty Town al mondo". Ecco quindi il resort perfetto per ricchi annoiati: una vera baraccopoli dove far finta di essere poveri ma senza tutte le seccature con cui di solito i poveri devono convivere, tipo malattie, fame, criminalità e fogne a cielo aperto. Chicca finale: per gli ospiti che fossero disgustati da tanta comodità, la Emoya mette a disposizione un certo numero di alloggi con il bagno esterno.
Il tutto per la modica cifra di 82 dollari a notte, pari a circa la metà del salario medio sudafricano.
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