Famiglia

Riccardo Bagnato

Internet ma non solo

di Riccardo Bagnato

Nato a Modena nel 1972. Emiliano. Unmetroenovanta. 80 chili.

Ho studiato lettere moderne a Bologna, a Strasburgo, a Parma, dove mi sono laureato in editoria digitale. Mi sono dedicato però, parallelamente, alla musica presso il Conservatorio Nazionale di Strasburgo, alla Accademia di Berlino, e presso l’Istituto Orazio Vecchi di Modena al mio ritorno in Italia. Ho viaggiato a lungo e soggiornato per 2 anni negli Stati Uniti, altrettanti in Francia e in Germania, poi in Inghilterra e in Svizzera.

Mi sono iscritto all’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) nel 1988, dove ho prestato servizio per molti anni. Da allora ho seguito sempre più da vicino, e in prima persona, i cambiamenti di quello che oggi chiamiamo non profit.

In Germania come in Italia ho seguito e/o coordinato progetti europei a favore del Terzo settore nell’ambito della Società dell’Informazione e delle nuove tecnologie; ho così potuto prestare consulenza a diverse organizzazioni di volontariato, ong, e cooperative sociali.

Giornalista dal 2002, curo il progetto Vita non profit online ricoprendo il ruolo di direttore attività Internet per il Gruppo Vita. Alla cui realizzazione e gestione quotidiana, tuttavia, concorrono gli sforzi di tutti: giornalisti, organizzazioni non profit e moltissimi internauti ogni giorno.

In attivo collaborazioni con il settimanale Alias, i siti di informazione Apogeonline, Smau.it e Repubblica.it, il quotidiano il manifesto, e i mensili Campus e Rolling Stone. Tra le pubblicazioni più recenti, il saggio Armi d’Italia. Protagonisti e ombre di un made in Italy di successo (Fazi Editore, 2005).

Passioni: quella di Matteo diretta da Philippe Herreweghe (la prima incisione), The Doors, e l’appennino toscoemiliano.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.