Politica

Riccardi fra i migranti di Castelvolturno

Col ministro nel luogo simbolo della provincia casertana

di Redazione

DI Riccardo Rosa

CASTELVOLTURNO – Se c’è un posto in Italia, che un Ministro della cooperazione internazionale e dell’integrazione dovrebbe visitare, è probabilmente la provincia casertana tra Villa Literno e Castelvolturno, un posto, quest’ultimo, dove la popolazione migrante ha già da qualche anno superato quella di nazionalità italiana.

Ventimila, sono infatti i cittadini stranieri presenti in paese, a fronte dei quindicimila italiani, cittadini che da tempo hanno scelto di vivere e lavorare (poco e a cifre da fame) in quella che è detta purtroppo ormai impropriamente “terra di lavoro”. Tra loro ci sono molti “stagionali”, ovvero quei migranti che si spostano in giro per l’Italia a seconda della stagione (e di conseguenza del lavoro richiesto per la raccolta di frutta e verdura), ma che poi ritornano in molti casi, dalle loro famiglie proprio in questa zona.

A visitare questi luoghi, è stato, questo pomeriggio, il ministro Andrea Riccardi, che ha incontrato una delle comunità migranti più numerose del paese. Dopo aver partecipato a Napoli all’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia facoltà di teologia dell’Italia meridionale, il ministro si è recato infatti a Villa Literno, dove ha reso omaggio alla tomba di Jerry Masslo, cittadino sudafricano ucciso nel 1989 in seguito a un agguato da parte di una banda di criminali, e simbolo delle tante sofferenze e che queste popolazioni sono costrette a vivere.

Successivamente – accompagnato proprio dai volontari dell’associazione Jerry Masslo, e accolto dal vescovo di Capua – il ministro ha partecipato a un’assemblea presso il Centro diocesano Fernandes di Castelvolturno, dove ha ascoltato con attenzione i problemi, le difficoltà, le speranze dei migranti, ma anche i risultati dei progetti portati avanti nel corso degli anni dalle tantissime associazioni locali, punto di appoggio fondamentale per i tanti cittadini stranieri che arrivano in Campania senza alcun contatto, e nella maggior parte dei casi sprovvisti di permesso di soggiorno. L’assemblea è stata un’occasione importante per ribadire la necessità (già espressa negli scorsi giorni dal presidente della Repubblica Napolitano), «di una nuova legislazione in materia immigrazione, che consenta ai figli di cittadini stranieri nati nel nostro paese di ottenere fin dalla nascita la cittadinanza italiana».


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