Welfare

Riabilitare con i robot: a Salerno un nuovo polo di eccellenza

Apre a Salerno, all'interno dell'Irccs di Fondazione Don Carlo Gnocchi, il nuovo Centro di eccellenza per l’innovazione della medicina riabilitativa con la robotica e le tecnologie integrate. Sarà sostenuto dal Governo italiano, nella cornice del Pnrr

di Redazione

Un Centro di Eccellenza per l’Innovazione della Medicina Riabilitativa con la Robotica: nasce a Salerno, all’interno del Centro Santa Maria al Mare della Fondazione Don Carlo Gnocchi e mette a disposizione delle persone fragili affette da malattie croniche o con disabilità, sia in età pediatrica che anziana, nuovi sistemi robotici di riabilitazione neuromotoria che ne migliorino la qualità di vita.

Il nuovo polo per l’innovazione della robotica riabilitativa, denominato Centro di Eccellenza per l’Innovazione della Medicina Riabilitativa con la Robotica e le Tecnologie integrate (MedRehabRob) è stato presentato oggi a Salerno. Il progetto sarà sostenuto dal Governo italiano, nella cornice del Pnrr. L’iniziativa avrà anche una seconda sede operativa a Bari, gestita dagli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, e rientra nel progetto “Fit for Medical Robotics” (Fit4MedRob), che coinvolge 25 partner, tra cui dieci università e centri di ricerca, undici centri clinici e Irccs e tre imprese. Il 44% dei fondi di tutto il progetto è destinato a strutture del sud Italia.

Per Francesco Converti, direttore generale della Fondazione don Gnocchi, evidenzia come «oggi, con questo progetto, vogliamo creare un centro che sviluppi innovativi percorsi di cura attraverso la diffusione di soluzioni robotiche per la riabilitazione e la protesica e che sia anche in grado di attirare talenti che scelgano Salerno e il Sud per sviluppare i loro progetti di ricerca e innovazione». Eugenio Guglielmelli, rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e direttore scientifico dell’Irccs Fondazione don Gnocchi, spiega che «Fondazione don Gnocchi coordina con l’Università di Pavia uno dei tre pilastri del progetto Fit4MedRob, quello dedicato alla ricerca clinica. Dopo aver identificato i bisogni di pazienti e di operatori sanitari, verranno progettati specifici studi clinici per colmare i gap che ad oggi limitano l'accessibilità e l'integrazione nei percorsi di cura e assistenza di queste tecnologie, e anche i nuovi modelli organizzativi e le innovazioni regolatorie indispensabili per garantire la massima sicurezza e la piena sostenibilità socio-economica della nuova medicina riabilitativa predittiva, personalizzata, partecipativa e preventiva. Fit4MedRob mira a soddisfare le esigenze specifiche di pazienti di tutte le età con ridotte funzioni sensomotorie e/o cognitive che necessitano di riabilitazione, assistenza o supporto e individui a rischio esposti a processi di invecchiamento o a condizioni lavorative, ad esempio di affaticamento muscolare, che potrebbero migliorare la qualità della loro vita attraverso trattamenti o misure preventive».



Fit4MedRob è uno dei quattro progetti approvati recentemente nell’ambito degli investimenti complementari al Pnrr dedicato alle tecnologie per la salute e, nel caso specifico, alle tecnologie per la robotica riabilitativa integrata con le tecnologie digitali. L’impatto atteso del progetto è mettere a punto nuovi paradigmi di cura, in cui il contributo della tecnologia potrà migliorare i percorsi riabilitativi, gli approcci preventivi e le attività di assistenza, anche domiciliari, per le persone con stadi cronici o transitori di malattia e disabilità.

Ormai da diversi anni Fondazione Don Gnocchi ha inserito le applicazioni robotiche all’interno della propria proposta riabilitativa, perché permettono di aumentare l’intensità dei trattamenti, propongono scenari più stimolanti e motivanti per il paziente, consentono di realizzare protocolli personalizzati e di misurare in modo oggettivo le risposte, migliorando il risultato di ogni progetto riabilitativo. La riabilitazione robotica e con tecnologie avanzate è utile in particolare a persone con difficoltà e deficit nei movimenti delle braccia e delle mani, problemi del cammino e disturbi dell’equilibrio: questi strumenti sono già impiegati nella pratica clinica con i pazienti pediatrici ma il nuovo Centro si impegnerà a utilizzarle anche con gli adulti e gli anziani. Le nuove tecnologie inoltre presentano il vantaggio del monitoraggio a distanza del paziente e permettono il superamento, grazie all’automazione, del vincolo della presenza fisica del fisioterapista.

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