Welfare

Reti e Terzo settore: un valore aggiunto per le comunità

Si è tenuto a Roma un incontro organizzato dall'associazione italiana Cultura Qualità con l'associazione Innovation for Rural Development e la Cooperativa sociale Hermes 4.0 al centro del dibattito gli effetti positivi del fare rete nei contesti fragili e la positività delle risposte dal basso

di Redazione

“La qualità delle reti sociali nel Terzo settore” , questo il titolo del seminario tenutosi a Roma lo scorso 5 febbraio e organizzato dall’Associazione Italiana Cultura Qualità in collaborazione con l’Associazione Innovation for Rural Development e la Cooperativa Sociale Hermes 4.0.

Tre le declinazioni date al tema delle reti nel Terzo settore. La prima è stata trattata da Federica Roccisano, ricercatrice economica e presidente della Hermes 4.0, che ha presentato gli effetti positivi delle reti nei contesti fragili, raccontando le buone pratiche delle reti realizzate in Calabria e nella locride, concentrandosi sul modello della comunità educante, ovvero della rete sociale costituita da attori del Terzo settore, Scuole e Comunità locali, quale strumento di prevenzione rispetto al rischio criminalità e contrasto all’esclusione sociale delle giovani generazioni.
In seguito, Giovanni Moro responsabile scientifico della fondazione Cittadinanza Attiva e autore del libro “Contro il Non Profit”, ha posto l’accento sulle criticità del Non Profit e degli atteggiamenti distorsivi che possono intaccare la buona reputazione e l’attendibilità degli operatori sani del settore, nonostante gli aggiornamenti normativi della Riforma del Terzo settore.
Infine, Francesco Vasca, professore ordinario di Automatica presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Università del Sannio in Benevento, ha presentato una ricerca condotta sul contesto di Giuliano, cittadina vicino Napoli e altre aree campane, dove le reti sociali sono stati un determinante volano di sviluppo proprio per le periferie cittadine. La risposta emerge dal basso, dando voce alle positività e ai segnali di riscatto di un territorio al centro del dibattito per criticità sociali, economiche e ambientali.

Il dibattito è stato moderato da Massimo Leone del Seminterrato di Via Siena, luogo di coworking dove si è realizzato l’incontro, e ha visto sollecitazioni molto interessanti tra i partecipanti, tra cui l’intervento dell’economista ed esperto di economia dello sviluppo Luca Meldolesi il quale ha messo in relazione gli effetti generativi delle reti positive e del mondo del Terzo settore con il problema del parassitismo che affligge il Paese. Il Terzo Settore e le attività presentate quali best practice possono essere generative nei territori e nelle comunità, attivare percorsi di ricchezza e trasmettere valori positivi che possono arginare modalità passive e distorsive.

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