Responsabilità sociale, lavori in corso

Meno della metà delle cooperative ha redatto nell?ultimo triennio un bilancio sociale. E per la maggior parte costituisce solo uno strumento di comunicazione interno

Tra le organizzazioni del terzo settore, in particolar modo tra quelle maggiormente orientate alla produzione di beni e servizi di welfare, alla tradizionale domanda di responsabilità sociale si aggiunge una crescente domanda di trasparenza: si chiede sempre più spesso a queste organizzazioni di rilevare e rendicontare le performance sociali ed economiche e di dimostrare la coerenza tra le finalità istituzionali e le azioni poste in essere per raggiungerle. L?insieme di questi fattori ha fatto crescere le pratiche di rendicontazione sociale delle organizzazioni del terzo settore ed ha spinto il legislatore a introdurre l?obbligo della redazione del bilancio sociale per quelle organizzazioni che intendono acquisire la qualifica di impresa sociale. Il governo della responsabilità sociale di un?organizzazione si sviluppa seguendo due assi:

1. In primo luogo dipende dagli assetti e dalle modalità di governance ed è legato alla distribuzione del potere tra i diversi stakeholder.
2. In secondo luogo è legato alle pratiche di accountability, di rendicontazione ed informazione sociale e dipende dalle modalità di rilevazione e comunicazione delle performance economiche e sociali. La responsabilità sociale è quindi un tema complesso che non può essere ricondotto esclusivamente alla semplice pratica della rendicontazione sociale.

Per le coop il governo della responsabilità sociale, oltre che essere tema complesso, è un elemento fondativo e rappresenta un fattore strategico per lo sviluppo.È partendo da questi presupposti che Legacoopsociali nel giugno 2006 ha avviato il progetto Responsabilità & Rendicontazione sociale ed ha realizzato una ricerca che ha coinvolto oltre 400 cooperative sociali associate a Legacoop.

L?analisi ha evidenziato come meno della metà delle cooperative osservate ha redatto nell?ultimo triennio un bilancio sociale (BS). I percorsi di rendicontazione sociale sono più diffusi nelle regioni del Centro Nord e nelle cooperative di dimensioni medio-grandi (con più di 50 addetti) e si caratterizzano per un?elevata discontinuità. Le imprese che redigono il bilancio sociale sono spinte prevalentemente da motivazioni interne. In primo luogo costruire identità e senso di appartenenza, ma anche ?rendere conto? ai soci dei percorsi di sviluppo della cooperativa. I principali destinatari del BS sono i soci e, coerentemente, il bilancio sociale è frequentemente presentato e discusso nelle assemblee dei soci. Solo una parte delle organizzazioni utilizza il BS come strumento di comunicazione con gli stakeholder esterni. In questi casi il bilancio sociale sembra essere finalizzato a costruire e/o rafforzare legami con gli interlocutori esterni piuttosto che rendicontare le performance delle imprese.

Anche in virtù di questi primi risultati crediamo che il BS per le cooperative sociali non sia un optional e quindi riteniamo importante un ulteriore impegno nella diffusione dei percorsi di rendicontazione sociale. Percorsi che dovranno essere sempre più integrati nei sistemi di gestione aziendale e coerenti con gli altri processi organizzativi interni. Siamo però convinti che da solo il BS non è sufficiente a garantire la qualità e la responsabilità delle organizzazioni. Da questo punto di vista la forma giuridico-organizzativa propria delle imprese cooperative rappresenta un plus distintivo non sempre riconosciuto e valorizzato.
Convinti che in questa fase di sviluppo dell?imprenditorialità sociale sia utile il confronto tra i diversi interlocutori, abbiamo promosso la pubblicazione del volume curato da Andrea Bernardoni Imprese Cooperative Sociali. Identità, responsabilità, governance, accountability (Maggioli, 2008) e il 22 maggio 2008 organizzeremo a Roma un convegno in cui presentare e discutere i risultati completi del progetto che in questa sede abbiamo, solo in parte, richiamato.a cura di Legacoopsociali