Non profit

Requiem per il 5 per mille?

Il Governo ha deciso di blindare le Finanziaria col voto di fiducia. Il 5 per mille, quindi, rimarrà probabilmente con un tettuccio di 100milioni. Politici pinocchi, facciamo 13mila pernacchie

di Gabriella Meroni

Ormai è quasi certo. Il 5 per mille anno fiscale 2008 sarà in realtà un 1 per mille. Il Governo infatti ha deciso di blindare la manovra finanziaria in discussione alla Camera, mettendo il voto di fiducia. Ciò significa che passerà il testo licenziato dalla Commissione Bilancio della Camera, che prevede un 5 per mille con un limite di 100milioni per il 2009 (anno fiscale 2008).

In soldoni – è il caso di dirlo – questo provvedimento trasforma il 5 per mille in poco più di un 1 per mille. Basti pensare che nel 2006 erano stati raccolti 345 milioni di euro grazie alla decisione di 16 milioni di contribuenti. Nel 2007 ci si assesterà sulla stessa cifra, visto che i primi dati non ancora definitivi parlano di un’adesione di circa 15 milioni di contribuenti. Ma nonstante ciò e nonostante tutte le promesse di vari esponenti del governo e della maggioranza, di fatto, lo Stato si tratterrà tre quarti dei contributi che i cittadini italiani destineranno invece al non profit.

Politici pinocchi
Sentite una settimana fa cosa avevano detto: Maurizio Enzo Lupi (FI), Gabriele Albonetti, questore della Camera dei Deputati (PD-U); Gianni Alemanno (AN); Ermete Realacci deputato, presidente della Commissione Ambiente della Camera (PD-U); Luca Volontè, deputato (UDC)in occasione della conferenza stampa del 5/12/07 sul 5 per mille? E che dire di Pierferdinando Casini (Udc) che su Il Sole24ore ore del 27/10/07 aveva scritto ?Il 5 per mille, una nostra battaglia??

Governo bugiardo
Per non parlare del governo. Vogliamo ricordare gli interventi di Enrico Letta su Il Sole24ore (20/10/07) intitolato, ?Il Governo crede al 5 per mille. Più spazio alla sussidiarietà?? E lo stesso ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che, su Vita ha continuato fino a qualche giorno fa a ripetere che il governo avrebbe modificato la norma?

E adesso?
Un epilogo che non può che far sobbalzare le tante associazioni che si sono mobilitate a sostegno di un 5 per mille senza il tetto, aderendo alla campagna lanciata da VITA “Alziamo il tetto” e scendendo in piazza davanti a Montecitorio su convocazione del Forum del Terzo settore. Un epilogo che pare avere un solo significato: la politica, e il Governo in particolare, hanno fatto orecchie da mercante di fronte la mobilitazione di gran parte del Terzo settore italiano che attraverso manifestazioni di piazza, incontri, petizioni e appelli, aveva tentato di far sentire la proprio voce al Palazzo.

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