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Reportage dalle banlieue del Wsf

A Kibera 800mila persone sono costrette a vivere nella miseria più assoluta. Un'ong italiana, Avsi, lavora lì, a due passi dalla città dove si è svolto il World Social Forum

di Joshua Massarenti

NAIROBI (Kenya) – A Kibera, tutto e’ riunito per rendera impossibile la vita di 800mila abitanti agglutinati nel degrado ambientale e sociale piu’ assoluto. Tra criminalità, violenza, insalubrita’, disoccupazione e malattie, l’Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi) porta avanti dal 1995 progetti socio-educativi a favore delle popolazioni piu’ vulnerabili della bidonville. Reportage.

  • Presente a Nairobi dal 1986, Leo Capobianco è il Country officer dell’Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi). A Vita, spiega i motivi che hanno spinto Avsi ad avviare nel 1995 progetti di sviluppo in favore delle popolazioni di Kibera, lo slum più popolato della capitale keniota.
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  • A Kibera, la Little Prince Primary School sorge come un’isola felice in mezzo a un oceano di miseria. Fondata nel 2001 su iniziativa dell’Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi), la Little Prince accoglie 170 studenti tra i 6 e i 15 anni. A tu per tu con Simon Mwengi, 29 anni, insegnante
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  • Visita alla Joowi Academic. Felix, 15 anni, è al suo ultimo anno di scuola elementare. Nonostante il ritardo scolastico accumulato, Felix Wekesa vuole proseguire gli studi con un sogno nel cassetto: diventare giudice per difendere i diritti dei più poveri.
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  • Il Toi Market è il più importante mercato all’aperto di Kibera, ma anche il più singolare. Parte del mercato è infatti situato sul versante opposto della baraccopoli, a Kilimani. Dalla sua piccola macelleria, Michael osserva un mondo inaccessibile, costretto a fare i conti con un periodo di crisi.
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  • Nadia Bernasconi è responsabile del progetto Avsi dedicato agli orfani e le famiglie adottive (madri soprattutto). Nel cuore di Kibera, Nadia ci conduce al Lindi Group Hotel, un ristorante gestito da un gruppo di donne che hanno partecipato a corsi di formazione professionale organizzati da Avsi.
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  • Tra le cuoche del Lindi Group Hotel, Margaret Waithera emerge come figura simbolica del gruppo. Non solo. Con sei figli a carico e un marito disoccupato, Margaret è una delle tante donne di Kibera costrette a sfidare l’estrema precarietà sociale in cui versano le proprie famiglie.
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  • Milicient abita a Kianda, nel sud della baraccopoli. Sposata con dieci bambini (di cui due orfani), Milicient è un caso più unico che raro a Kibera: grazie al Parent Group istituito da Avsi, ha ottenuto due prestiti bancari attraverso i quali è riuscita a diventare proprietaria di una casa con dieci stanze, otto delle quali sub-affittate. Storia di una scalata sociale a Kibera.
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