Volontariato

Report e le cooperative.

Confcooperative Cuneo e Federsolidarietà Cuneo commentano Report

di Chiara Vaccari

CUNEO – Il servizio trasmesso domenica 12 novembre scorso da Report sul precariato nella sanità a Roma mette in evidenza un problema presente nel settore sul quale Confcooperative Cuneo e Federsolidarietà si stanno battendo da anni.
?Le cooperative – commenta Domenico Paschetta, Presidente di Confcoopeative Cuneo- svolgono un ruolo fondamentale nell’applicazione dei principi di solidarietà sociale e hanno dato un reale e concreto contributo alla razionalizzazione del sistema sanitario, assistenziale, educativo e di reinserimento lavorativo, incorporando e garantendo servizi utili a tutta la Comunità. E? nostro compito tutelare i diritti dei lavoratori e denunciare le ambiguità dei bandi di gara e far definire regole precise in materia di esternalizzazioni e di appalti per garantire un servizio sempre più efficiente?.
?Confcooperative Cuneo – conclude Paschetta- da tempo richiede controlli, revisioni e vigilanze su cooperative spurie poco attente allo scopo mutualistico, parola chiave della Cooperazione ?.
?Tutte le volte che si affronta il tema della cooperazione sociale- aggiunge Roberta Rossi Presidente Federsolidarietà Cuneo- si deve registrare con rammarico una informazione e conoscenza del settore quantomeno lacunosa che spesso porta ad affermazioni generalistiche e quasi sempre incomplete che creano una forma di disinformazione pericolosa nei confronti del lettore o spettatore, come nel caso del tristemente noto programma REPORT. Non crediamo possa essere definita informazione quella che vuole a tutti i costi creare dei mostri per poi sbatterli in prima pagina. Pensiamo che ? come afferma il Vice Presidente Nazionale di Confcooperative Carlo Mitra ? un contradditorio, oltrechè auspicabile, avrebbe rappresentato una forma corretta per approfondire un argomento così delicato.?
Le cooperative sociali operanti in Piemonte aderenti a Confcooperative sono 340 con 13.000 addetti e in Provincia di Cuneo sono 74 e 4 consorzi con 2.500 soci .Di queste circa il 60% è cooperativa di tipo A e cioè fornisce servizi socio- sanitari ed educativi, mentre il 40% sono cooperative di tipo B e quindi hanno nella loro base associativa la presenza di persone con handicap e svolgono attività finalizzate all?inserimento lavorativo.
I servizi svolti dalle cooperative sociali A vanno dall?assistenza socio-sanitaria agli anziani in strutture residenziali o servizi domiciliari, alle comunità e servizi per tossicodipendenti, dai Centri Diurni e residenziali per disabili alle Comunità per minori e madri con bambini, dagli interventi a favore di stranieri, all?educativa di strada, dalle attività di aggregazione giovanile, ai servizi per la prima infanzia, alle attività di sostegno, alla conciliazione.
Ancora più ampio e variegato il campo in cui si spendono le Cooperative di inserimento lavorativo, che vanno dalle più ?tradizionali? quali assemblaggio, pulizie, tutela ambientale, alle più innovative della ristorazione, sartoria o tipografia.
In tutte le trasformazioni sociali il ruolo della Cooperazione sociale è stato determinante, in quanto talora ha anticipato percorsi poi assunti dalle Pubbliche Amministrazioni, in altre ha costituito un partner indispensabile nella costruzione di progetti che hanno modificato l?agire ed il pensare sociale, in altre ancora costituisce capacità di elaborazione di pensiero orientante.
?E? importante ricordare- aggiunge Roberta Rossi- il lavoro qualificato ed insostituibile dei nostri soci che deve pretendere un?adeguata e puntuale retribuzione. Le cooperative sociali che operano con contratti degli enti pubblici (Comuni, Consorzi, ASL, Comunità Montane) i cui ritardi nei pagamenti oscillano tra i 150 e 270giorni, per mantenere i propri impegni ricorrono a forme di indebitamento con il sistema bancario e ci chiediamo quanto potrà reggere questa situazione in un sistema in cui anche la redditività è spesso inesistente?.

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