Mondo

Replica dell’ambasciata venezuelana in Italia a D’Alema

Vita pubblica una nota dell'Ambasciata del Venezuela in Italia, in riferimento all’intervista del nostro Ministro degli Esteri, pubblicata dal quotidiano ‘Liberazione’

di Paolo Manzo

L?Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia, in riferimento all?intervista del Ministro degli Affari Esteri Massimo D?Alema, durante la sua visita in America Latina, pubblicata dal quotidiano ?Liberazione? (3 gennaio 2007), comunica:
«manifestiamo sorpresa per alcune affermazioni del Ministro degli Affari Esteri, Massimo D?Alema a nome del governo italiano, relative a preoccupazioni sul nostro governo ed il nostro popolo qualificato come ?seguace? (un popolo degno che solo ha difeso spontaneamente i suoi diritti e la propria sovranità). Entrambi i Paesi hanno coltivato rapporti di simpatia, amicizia e dialogo aperto e produttivo dimostrato sia attraverso la storia che con i fatti recenti.
Siamo sempre stati molto rispettosi del popolo italiano e del suo governo, mantenendo le braccia aperte a una relazione degna che si è consolidata nel tempo. Ad esempio, le due recenti visite del nostro Capo di Stato in Italia in meno di 12 mesi; incontri realizzati tra imprenditori sia a Roma che a Caracas, protocolli di intesa firmati tra entrambi i Parlamenti, accordi nel settore della difesa dei diritti delle donne; la realizzazione dell?evento ?In Difesa dell?Umanità? a Roma.
Nonostante il nostro paese sia rimasto fuori dall?itinerario latinoamericano del Ministro D?Alema, esiste una forte collaborazione e un grande interesse dell?Italia in Venezuela, materializzato nei numerosi accordi non solo a livello energetico ed economico ? come indicato dal rappresentante italiano – ma anche in molti scambi, appoggiati dalla nostra Missione Diplomatica in Italia, a livello politico, educativo, musicale, sportivo, sanitario, tecnologico; nella infrastruttura, sicurezza ed ordine pubblico.
Il Ministro D?Alema parla con determinazione dell’«Italia come ponte col Sudamerica», ma la sua visione della regione mette a rischio le grandi opportunità che offrono all?Europa, all?Asia e al resto del mondo (non solo agli Stati Uniti) TUTTI i paesi che fanno parte del Sudamerica. Quest?ultimo aspetto non è stato sottovalutato dal Presidente Hugo Chávez, che è diventato il portavoce di una politica concreta di internazionalizzazione, basata sull?integrazione (senza distinzioni riguardo la sinistra o la destra), la giustizia sociale e la cooperazione in un mondo multipolare, senza mai dimenticare il benessere e gli interessi del popolo bolivariano (elemento determinante per la sua rielezione come Presidente) e difendendo ovunque i diritti umani e la lotta contro la povertà.
Vorremmo invitare il Ministro D?Alema a cercare di capire meglio la realtà e il solido cammino che il popolo venezuelano sta percorrendo, verso il socialismo democratico partecipativo del secolo XXI, invece di unirsi al coro ? a nome del governo italiano ? delle preoccupazioni e dei pregiudizi che gli Stati Uniti hanno provato a inculcare al mondo attraverso i mass media.
Siamo sempre stati a favore di rapporti degni, rispettosi della sovranità e dell?autonomia dei popoli, senza ingerenze. Come dimostrano le parole del Presidente Hugo Chávez, durante il suo insediamento per il periodo costituzionale 2007-2013: «Io sarò qui con il mio fuoco, difendendo la sovranità dello Stato e del popolo venezuelano (…) Il Venezuela oggi ha un cammino e non si arrende (…) il Venezuela si rispetta! Non permetteremo che nessuno si metta negli affari interni del Venezuela! Patria libera e sovrana! Niente e nessuno potrà distrarci dalla strada verso il socialismo bolivariano e dal nostro socialismo».

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