Mondo
Renzo Rosso all’Onu parla di cooperazione
Il patron di Diesel ha presentato l'attività dell'organizzazione non profit che ha fondato
Il fondatore della Diesel, Renzo Rosso, è intervenuto al Palazzo di Vetro dell’Onu a un incontro organizzato dalla Rappresentanza Italiana in cui ha presentato l’impegno solidale suo e del gruppo.
Rosso ha infatti promosso una organizzazione non profit impegnata nel sostegno del popolo africano e in particolare attiva nel villaggio di Dioro, nel Mali. La ong, chiamata “Only the Brave” (Otb), lavora dal 2008 in collaborazione con il Professor Jeffrey Sachs, consigliere del segretario generale Onu Ban ki-Moon sugli aiuti del Millennio e direttore dell’Earth Institute alla Columbia University. In questo periodo Otb ha promosso oltre cento iniziative per sostenere le popolazioni del terzo mondo e ha migliorato le condizioni di vita di circa 40.000 persone in tutto il pianeta.
Lo sviluppo del villaggio nel Mali, dove abitano 20.000 persone, e’ iniziato nel 2009 con interventi legati all’agricoltura, all’istruzione, alla sanita’, alle infrastrutture e allo sviluppo economico. “Da sempre, fin dall’inizio della mia attività, ho cercato di rendermi socialmente utile”, ha raccontato Rosso, che ha iniziato la sua avventura imprenditoriale a 15 anni realizzando il primo paio di jeans con la macchina da cucire di sua madre. “Ma è stato il Dalai Lama, durante il nostro primo incontro, a consigliarmi di creare una mia fondazione”, ha spiegato ancora Rosso.
La prima fase del progetto in Mali ha riguardato i bisogni primari della popolazione come acqua potabile, medicinali e fertilizzante per aumentare la quantita’ di cibo disponibile, quindi si è passati alla costruzione di alcune infrastrutture di base, tra le quali una scuola elementare e una nuova scuola secondaria, un centro di comunicazione dotato di connessione a internet, una clinica medica e servizi igienici pubblici. L’ultimo passo è quello di migliorare la crescita, lo sviluppo del commercio locale e la formazione professionale “Il nostro obiettivo – ha concluso Renzo Rosso – è riuscire a creare lavoro in modo che un giorno gli africani siano in grado di esportare autonomamente i propri prodotti”.
Sull’esperienza sociale di Renzo Rosso ricordiamo la lunga intervista su Vita n. 1/2012.
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