Formazione

Renzi: «Milano è la capitale dei valori, del terzo settore e del sociale»

All'assemblea generale 2016 di Assolombarda tra gli speaker Beppe Sala, sindaco di Milano, Roberto Maroni, presidente Regione Lombardia e Matteo Renzi: «Questo è un grande Paese», ha dichiarato il Premier, «non siamo solo un "museo" ma un grande laboratori di innovazione; e Milano è il punto di partenza che farà da traino a tutta l'Italia: smettiamo di essere la patria della divisione e diventiamo, invece, la patria della condivisione»

di Anna Spena

Milano è la nuova capitale d’Italia. Lo si vociferava già da un po’, luogo di innovazione ed invenzione, oggi dopo l’assemblea generale Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, a confermarlo sono anche i numeri: «Milano in questi anni ci ha stupiti», ha dichiarato il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca. «Qui abbiamo imprese eccellenti che vantano una produttività media di quasi 90mila euro per addetto. Le nostre imprese sono proiettate nel mondo. L’export lombardo nel 2015 ha superato i 111 miliardi di euro. La disoccupazione in Lombardia è scesa al 6,9% dal 7,5% del 2013, con una crescita del numero di occupati effettivi al netto della Cig di 170mila persone. I brevetti richiesti sono cresciuto nell’ultimo anno del 13%. La produzione scientifica nelle scienze della vita in Lombardia è cresciuta del 7% in soli due anni. Temevamo un calo di slancio della nostra città nel dopo Expo, anche nel settore turistico. Non sta avvenendo».

Milano ha infatti superato Roma nel numero di visitatori: «7.7 milioni nel 2016», dice orgoglioso il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, speaker dell’assemblea. «E mentre 110mila giovani sono fuggiti all’estero», continua il sindaco, «a Milano ne sono arrivati 46mila per motivi di studio, lavoro ed anche qualità della vita».

Oltre al Peppe Sala e Gianfelice Rocca, all’assemblea sono intervenuti anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, ma – intervento più atteso è stato quello conclusivo del Premier Matteo Renzi.

«Sono cresciuto con un mito», ha esordito il Premier, «io ho sempre visto in questa città il punto di riferimento avanzato per chi vuole investire sul futuro. Milano è la città che ha accolto i miei nonni. È anche la città dei valori, del terzo settore, del sociale».

L’idea portata avanti oggi è quella di partire da Milano per far ripartire il Paese intero: «Le aree metropolitane nel mondo sono grandi motori di sviluppo», ha sottolineato Rocca, «e possono esserlo anche in Italia partendo da Milano che in 60 chilometri concentra il 25% dell’export della manifattura italiana. Qui si incrociano capitale economico, capitale estetico, scientifico e soprattutto capitale sociale; per questo “l’Italia riparte da noi”. I nostri 50 progetti per “Far volare Milano” sono stati concepiti come una piattaforma di collaborazione tra pubblico e privato, industria e servizi finanza, mondo della cultura e del terzo settore».

Dal green all’industria 4.0 passando per la creatività e il design. «Siamo divisi tra chi pensa che siamo un gran Paese per il passato e tra chi pensa che il nostro orizzonte è fatto di opportunità e possibilità», dice il Premier. «Ciò non vuol dire non parlare dei problemi ma avere uno sguardo carico di speranza sul futuro. Quando si tratta di innovazioni noi non abbiamo rivali. L’Italia non è solo un grande museo; il più grande laboratorio di innovazioni. E Milano è il punto di partenza che tra 20 anni porterà questo Paese nel mondo».

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