Sostenibilità
“Renzi, la terra dei fuochi brucia. E il governo che fa?”
Padre Maurizio Patriciello ci riprova e lancia un appello sui social per invitare Renzi a prendere provvedimenti seri sulla questione Terra dei Fuochi. Decine e decine i roghi tossici appiccati in questi giorni
di Anna Spena
Di notte, come di giorno nei paesi del napoletano e del casertano si sta barricati in casa, con le finestre chiuse: l’aria puzza.
I roghi tossici non danno tregua, nei mesi estivi si moltiplicano. Nessuno crede più alla barzelletta del “brucia la munnezza delle case perché i napoletani non fanno la differenziata”.
A bruciare sono le tonnellate di rifiuti tossici lasciati a marcire all’aria aperta e scaricati illegalmente in questa terra che una volta era la “Campania Felix”.
Padre Maurizio, il parroco della terra dei fuochi, già un anno fa aveva scritto una lettera a Renzi “Tra i tuoi gravosi impegni devi trovare un momento per ritornare nella Terra dei fuochi“, si legge nella lettera. “Te lo chiedo a nome di milioni di persone maltrattate, esasperate, ingannate. Anche questa notte, infatti, non hanno dormito. Le loro case erano invase da fumi, fetori, veleni di ogni tipo. Anch’io sono rimasto sveglio e con in corpo una rabbia immensa”.
Dopo un anno cos’è cambiato? Assolutamente niente. La gente continua a morire di tumori causati dall’inquinamento nel silenzio imbarazzante delle istituzioni.
Così padre Maurizio ci riprova e sui social lancia un appello per richiamare l’attenzione del premier Renzi sulla questione Terra dei Fuochi.
“Renzi la Terra dei Fuochi brucia e il governo che fa?” questo lo slogan che si legge nelle centinaia di foto condivise su Facebook.
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