Politica

Renzi: in autunno il vertice europeo del Terzo settore

Il primo ministro nella sede milanese della nostra redazione annuncia gli stati generali del non profit da tenersi in autunno durante il semestre di presidenza europea: «Sono qui a Vita non per un tributo a questo mondo, ma per costruire una visione nuova della nostra comunità».

di Stefano Arduini

Si è chiuso da pochi minuti l’incontro del premier Matteo Renzi e del sottosegretario al Welfare Luigi Bobba con il comitato editoriale di Vita. Renzi dopo aver ascoltato gli interventi dei massimi dirigenti delle più importanti organizzazioni della società civile italiana, ha replicato punto per punto, annunciando, fra l’altro, la convocazione di un summit europeo sul Terzo settore in occasione del semestre italiano da tenere a Milano fra ottobre e novembre. Le conclusioni dei lavori sono invece state affidare a Bobba (che il 6 giugno sarà di nuovo ospite di Vita per raccogliere di persona le osservazioni al testo di riforma delle associazioni del comitato editoriale). Di seguito lo stenografico integrale dei due interventi (da domani alle 14.30 sarà anche possibile rivedere il video integrale della riunione).

 Renzi: Riforma Terzo settore? Il disegno che ho in testa sarà chiaro dopo le elezioni europee
«In questo momento di campagna elettorale tutte le iniziative sembrano spot, ma fra una settimana per fortuna sarà finita. Il ragionamento sul Terzo settore si colloca in un quadro più ampio. In un quadro di sistema. Io sono qui a Vita non per un tributo, questo non è un omaggio, sono qui per costruire un pezzo di futuro in base all’idea che abbiamo dell'Italia. Siamo in campagna elettorale e non è questo il momento di rivelarvi tutto il disegno che ho in testa. Di questo voglio parlare nei prossimi mesi. Noi il 27 giugno andiamo in Consiglio dei ministri con una testo, ma è chiaro che guardando alcuni volti e alcune facce qui da voi, mi viene da dire che se non impostiamo un ragionamento sulla sanità la riforma è monca, e lo stesso vale per la scuola e il servizio civile. La questione educativa è centrale nel Paese, è di questo che vorrei discutere con voi. Non voglio fare il capoclan dell'Italia. Tutto è parziale, lo so però noi iniziamo e iniziamo compiutamente. Molte cose posso essere completate anche dopo il 27.

Mi chiedete del sistema camerale? Quando si inizia tutti dicono di iniziare da quello accanto, però se aboliamo le province e il Senato, possiamo anche affrontare il nodo delle camere di commercio (abolire l’obbligo di adesione, varrebbe circa 1 miliardo di euro di tassazione in meno). Stiamo facendo la più grande campagna d'ascolto in questo Paese.
Sulle adozioni internazionali: la vicenda del Congo la sto seguendo personalmente. se non ne parliamo è per una scelta, vogliamo portare a casa il risultato, e io continuerò a non parlarne a non parlarne. Sono d'accordo su ragionare sull'adozione europea e le sue finalità.
Dico poi a Gigi Bobba che sarebbe una buona idea se noi proprio a Milano utilizzassimo il semestre per raccontare le best practice del settore. Un appuntamento del semestre a ottobre-novembre sul Terzo settore, altrimenti detto prima.

Il tema Iva è un casino, ci sono 721 agevolazioni Iva, è un casino. per questo vogliamo costruire testi unici. Dobbiamo cambiare il modo di fare le leggi, non possiamo cambiare un pezzettino alla volta. In Italia l'Agenzia delle Entrate non è parte è controparte del cittadino. Questo non funziona e genera contenziosi fiscali difficili, tipici di uno Stato che incasina le cose. Se ci applichiamo le tasse le possiamo pagare con un SMS.
Condiviso la visione del servizio civile come fucina di dirigenti del non profit su questo andremo avanti spediti.  Io credo alla costruzione di comunità, il vero argomento per fare servizio civile è il rito civile iniziatico che rappresenta.

Voucher? Non ci può essere un'estremizzazione nè da un lato nè dall'altro. Su questo sono molto democristiano, valutiamo di caso in caso e creiamo un meccanismo equilibrato.  
Da lettore di Vita dico che l’Expo deve comprendere anche il nodo della fame del mondo, ci sono 827 milioni di persone che sono a rischio di fame, poi ci sono 1,1 miliardi di obesi. Questo non può più essere, c'è qualcosa che non va. Dobbiamo intervenire. anche a livello culturale, partendo dalle scuole. Il tema dell’Expo deve avere anche una valenza educativa. Le raccolte  fondi? La televisione pubblica dovrebbe riflettere molto sulle modalità di raccolta fondi.

Queste ore in cui discutiamo di elezioni europee dovrebbero servire a capire come l'Europa si occupa della Libia. Dov'è la politica estera europea se ogni Paese manda un suo inviato? Il tema della Libia è uno dei temi su cui dovremmo riflettere, lì c'è la più grande azienda italiana, l'Eni, è il più grande paese da dove partono i nostri fratelli e le nostre sorelle immigrati. Mettiamo le associazioni che fanno accoglienza ai profughi sulle coste libiche? Secondo me sì.

Bobba: la riforma è una sfida a tutto il non profit  
Il disegno dovrebbe avere uno sgurdo civilistico, fiscale e sulle legislazioni di settore che non spariscono. L'idea di riordinare le norme non cancella le differenziazioni che sono presenti in questo mondo, che rimangono. La nascita di una vera e propria Authority serve proprio per controllare e promuovere il sistema. Tre focus: i comportamenti delle persone in termini donativi, la forma organizzata dei comportamenti sociali, e poi le reti. Questi tre livelli vanno valorizzati e integrati.  
Sul servizio civile: io credo che sarà una bella sfida per le associazioni, che vanno chiamate in causa a livello di finanzimento al pari di Stato, regioni ed enti locali. Questa esperienza può essere strumento di reclutamento dei futuri dirigenti delle associazioni. Sui voucher penso al modello francese, che avrebbe la funzione di organizzare offerta e domanda del secondo welfare, che ormai vale più del dobbio di quanto spendono i comuni. Questo è un vettore importante di trasformazioni delle associazioni e dei servizi. Impresa sociale? Forse vale la pena scorporare questo passaggio dalla riforma in modo da assicurargli un iter più veloce.

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