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Rendite finanziarie, “Sbilanciamoci!” contro la marcia indietro del Governo

La campagna condanna la proposta di stralcio dell'aliquota unica al 20% nella riforma della tassazione delle rendite finanziarie

di Redazione

La campagna Sbilanciamoci! condanna la proposta di stralcio dell’aliquota unica al 20% nella riforma della tassazione delle rendite finanziarie, annunciato ieri dal Vice Ministro Visco in Commissione Finanze della Camera dei deputati che sta esaminando il Disegno di Legge Delega sulla riforma delle rendite finanziarie e del catasto. ”Oggi -spiega una nota- gli interessi sui depositi bancari vengono tassati al 27%, mentre gli interessi sulle obbligazioni, le plusvalenze e i rendimenti delle gestioni individuali e collettive subiscono un prelievo di appena il 12,5%. Questo implica la creazione di fenomeni profondamente ingiusti. Milioni di euro di guadagni realizzati con la vendita di azioni dai grossi personaggi della finanza o dai ricchi immobiliaristi sono di fatto quasi detassati, mentre la tassazione e’ ancora molto alta sui risparmi che gli italiani hanno depositati nelle banche. L’unificazione delle rendite finanziarie avrebbe rappresentato una priorita’ di politica fiscale per un semplice principio di giustizia ed equita”’. ”Esso -prosegue la nota- rappresenta altresi’ un meccanismo realmente redistributivo di incremento del gettito (va infatti a colpire fondamentalmente i grandi capitali finanziari). Nel caso specifico crediamo sarebbe stata una scelta giusta quella di finanziare gli sgravi sull’Ici per la prima casa e la detrazione Irpef sugli affitti attraverso l’abolizione di una situazione di palese regressivita’ fiscale”.

“‘Dietro motivazioni tecniche -sostiene ancora la campagna ‘Sbilanciamoci!’- si cela una decisione politica che fa fare un passo indietro ai provvedimenti gia’ previsti in finanziaria. E’ una decisione grave che fa fare un passo indietro ai principi, ancora insufficienti in Italia, di equita’ e giustizia fiscale. In questo modo un lavoratore di un call center continuera’ a pagare in termini percentuali molto di piu’ di quello che pagano speculatori, affaristi e immobiliaristi. E’ un favore al mondo finanziario e delle rendite”. Secondo Sbilanciamoci! ”l’armonizzazione si sarebbe potuta fare anche ad un livello piu’ alto, al 23%, restando in linea con la tassazione in altri paesi europei e non rischiando quindi fughe di capitale. Chiediamo al parlamento -conclude la nota- di ripristinare la tassazione al 20% delle rendite per un principio di giustizia ed equita’ fiscale”.

www.sbilanciamoci.org


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