Welfare
Rei, al Sud il 69% dei fondi erogati
Pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di inclusione per il periodo gennaio – settembre 2018. Il 47% dei nuclei beneficiari vivono in due regioni: Campana e Sicilia. In totale sono stati erogati benefici economici a 379mila nuclei familiari raggiungendo più di 1 milione di persone
di Redazione
È stato pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di Inclusione (REI) con i dati del periodo gennaio – settembre 2018, intervallo in cui sono stati erogati benefici economici a 379mila nuclei familiari raggiungendo più di 1 milione di persone.
Dal 1° gennaio il Rei ha sostituito un'altra misura di contrasto alla povertà, il Sia (Sostegno per l'Inclusione Attiva).
Dai dati emerge che la maggior parte dei benefici vengono erogati nelle regioni del sud (69%) con interessamento del 72% delle persone coinvolte. Il 47% dei nuclei beneficiari di Rei, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia; a seguire Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte.
Il tasso di inclusione del Rei, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10mila abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 184; raggiunge i valori più alti nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente pari a 540, 517, 389) ed i valori minimi in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige (pari in entrambi i casi a 23).
L’importo medio mensile erogato nel periodo gennaio-settembre 2018, pari a 305 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un intervallo tra i 239 euro della Valle d'Aosta ai 336 euro per la Campania.
Il 10% dei nuclei percettori di Rei risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione, e di questi si evidenzia un’incidenza del 30% nelle regioni del Nord.
In apertura photo by Jon Tyson on Unsplash – Grafici tratti dall'Osservatorio sul Rei
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