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Regolare

di Redazione

Un’azione regolatrice per l’insieme delle organizzazioni che non hanno finalità di lucro si pone necessariamente alcuni obiettivi:

regolare gli scambi con il mercato (per l’acquisizione delle risorse, in una divisione dei compiti che né scarichi sulle organizzazioni che non hanno finalità di lucro il peso delle fasce deboli della popolazione, né crei le condizioni per una concorrenza sleale con i soggetti di mercato);

regolare i rapporti con lo Stato nel rispetto del ruolo delle organizzazioni nonprofit e della loro autonomia e senza invadere o danneggiare il campo di attività degli altri attori sociali.

Rivolta all’interno l’azione regolatrice deve avere chiaro:

su quali forme organizzative favorire o incentivare

Rispetto al quarto settore (quello delle relazioni primarie con l’ambito famigliare e amicale) si danno i seguenti temi:

regolare l’offerta degli output (i beni e i servizi prodotti e offerti alle persone e alle famiglie),

favorire il coordinamento con gli input (relazioni, valori, risorse disponibili nel quarto settore che possono trovare un’applicazione nelle organizzazioni che non hanno finalità di lucro, possiamo considerare questi come i più preziosi fattori produttivi per il terzo settore).

Purtroppo quelli che abbiamo chiamato gli “input” hanno caratteristiche di legami deboli e non formalizzati e pertanto è assai difficile catturarli od organizzarne l’uso.

Si tenga presente che sono comunque possibili tre forme di regolazione:

in base a norme imperative (tipiche del rapporto autorità – cittadini),

per fissazione delle regole del gioco (dove sono in vigore le regole del mercato e si sente l’esigenza di un arbitro – l’autorità pubblica – e di regole poste sopra i vari attori in campo),

in base al principio di sussidiarietà (quel principio che prevede che una formazione più ampia non possa coprire con il proprio operato quella più piccola, ma deve sostenerla e promuoverne l’attività.

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