Volontariato

Regione Lombardia: quasi pronto il piano d’azione sugli OGM

Tre i campi transgenici individuati finora, ma non c'è rischio di contaminazione

di Redazione

La Regione sta completando il piano d’intervento riguardo ai campi di mais in cui sono state rilevate tracce di sementi OGM. In questi giorni si sta concludendo la raccolta di informazioni e di dati, ottenuta incrociando le informazioni pervenute dall’Ispettorato repressione frodi del Ministero dell’ agricoltura, dalle Asl lombarde e dagli stessi agricoltori. Sono stati identificati sia i terreni interessati da queste coltivazioni, diffusi su diverse Province lombarde, sia le singole aziende agricole coinvolte. Sono tre i lotti individuati, per un totale complessivo di 141 ettari. Le percentuali di contaminazione sono comprese tra lo 0,10 e lo 0,15%. In questi campi è presente una pianta di mais geneticamente modificata ogni 1.000 piante. Sono stati identificati con certezza i semi OGM che hanno contaminato le sementi di mais: si tratta di due tipi diversi (modificati geneticamente allo scopo di combattere un parassita del mais), di cui peraltro non è consentito l’uso in Italia. In questo momento, in cui il mais non è ancora maturo per alcun genere di utilizzo (né per la produzione di granella né per la produzione di trinciato) non c’è assolutamente alcun pericolo di diffusione delle sementi risultate contaminate.


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