Formazione

Reggi: Anagrafe delle scuole, cantieri e orari insegnanti

Il sottosegretario all'Istruzione risponde agli appunti di Cittadinanzattiva e annuncia: le linee guide della riforma andranno in Consiglio dei ministri entro fine mese. Poi partirà la consultazione pubblica. I lavori di ristrutturazione sono previsti in 3.700 edifici scolastici, da oggi il piano sarà online

di Stefano Arduini

Saranno presentate in Consiglio dei ministri a fine luglio le linee guida per la riforma della scuola, che in questi giorni il sottosegretario Roberto reggi sta mettendo a punto nei suoi uffici del Miur. Prima però di illustrare i capisaldi della riforma, che seguirà l’iter renziano consolidato (linee guida, consultazione pubblica, legge delega) Reggi accetta di rispondere agli appunti formulati da Cittadinanzattiva.

Partiamo dall’Anagrafe degli uffici scolastici, l’associazione lamenta il fatto che il ministero non consenta l’accesso ai dati (a  riguardo il Miur ha presentato ricorso al consiglio di Stato per l’annullamento della sentenza del Tar del Lazio, la 03014/2014, ndr.). Perché vi mettete di traverso?
Perché non avrebbe senso fornire die dati non attendibili. Il primo luglio, ieri, abbiamo inviato alle Regioni le anagrafiche che loro dovranno compilare e rimandarci aggiornate. Dopo di che i dati saranno disponibili a tutti. È un processo bottom-up che richiede tempo.

Quando?
A inizio 2015 saremo pronti

E se le Regioni non “collaborano”?
Dal primo gennaio 2015 le Regioni che non avranno l’Anagrafica, non ricevereranno fondi dal Ministero.

Altro appunto di Cittadinanzattiva: la scarsa chiarezza del governo Renzi per la messa in sicurezza delle scuole. A che punto siamo su questa questione?
Che il Cipe ci ha dato il via libera lunedì 30 giugno sera alle 22, e noi oggi stesso metteremo on line il piano dei lavori di ristrutturazione per 3.291 interventi a cui ne vanno aggiunti 409 che i Comuni potranno fare grazie all’allentamento del patto di stabilità che abbiamo concesso. In questi giorni poi definiremo un piano per altre 7mila piccole manutenzioni. In tutto quindi in tempi brevi interverremo su oltre 10mila edifici.

Un recentissimo rapporto di Tuttoscuola parla di una dispersione scolastiche che negli ultimi 15 anni ha espulso dalle scuole superiori quasi 3 milioni di ragazzi, una shoah della formazione, la definisce sempre Tuttoscuola. Il suo piano come pensa di rispondere a questa emergenza?
La nostra strategia ha due punti qualificanti. Da una parte il processo verso le Scuole aperte, che abbiamo promosso in sieme a Vita, che prevede non solo la contaminazione con le organizzazioni sociali e di volontariato, ma anche un allungamento fino a 36 ore dell’orario lavorativo settimanale degli insegnanti a cui spettare per esempio il compito di fornire corsi di recupero ai ragazzi che sono rimasti indietro e dall’altra parte di valorizzare al meglio i talenti.

Su questo come stanno reagendo i sindacati?
Mah…Io per ora ho sparato “la bomba atomica” di un aumento di orario, vedremo…Ma quel contratto va modificato proprio per rispondere ai dati che lei mi forniva.

Chiudiamo con il secondo punto…
Il secondo aspetto prevede un forte investimento sulle scuole per l’infanzia che devono diventare un diritto dei bambini e delle famiglie. Tutte le analisi sulla dispersione dimostrano che occorre partire da qui. Anche perché un’operazione di questo tipo genera degli effetti positivi a livello sociale importanti a partire dalla crescita dei tassi di occupazione delle donne.  

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