Strenne sociali

Regali di Natale solidali? Cinque big dicono di sì

Da Terna a Leonardo, passando per Amplifon, Banca Mediolanum e Bper. I doni a scopo benefico di alcune grandi aziende chiamano in causa altrettanti protagonisti del Terzo Settore: dal Banco Alimentare alla Fondazione Gruppo Abele a PizzAut. Ma possono anche coinvolgere produttori locali per confezioni sul tema della bio-diversità

di Nicola Varcasia

I regali a sfondo sociale sono un’opportunità? Le grandi aziende che cosa ne pensano? Li scelgono con convinzione oppure il dono solidale fa strada ad altri tipi di iniziative di responsabilità sociale? Con l’avvicinarsi del Natale, le imprese sono impegnate, volenti o nolenti, con la scelta dei doni per dipendenti, fornitori e clienti. Ci siamo allora chiesti quale fosse l’orientamento delle più grandi aziende italiane rispetto alle strenne natalizie a scopo benefico. Abbiamo perciò interpellato le più grandi società quotate alla Borsa di Milano per farcene un’idea. A ciascuna di loro è stato chiesto se quest’anno farà regali di Natale per dipendenti, fornitori e clienti – o a qualcuna di queste categorie di stakeholder – a favore di una o più realtà sociali e con quale modalità.

A tutto bio

La creatività non manca, come si vede dalle cinque risposte più significative ricevute da altrettante big. A crederci molto c’è Terna che, per i suoi dipendenti, prevede di realizzare strenne natalizie attraverso una scelta di prodotti alimentari italiani biologici, certificati. I produttori, gli stessi per tutta Italia, sono stati individuati per le certificazioni bio-sostenibilità. In particolare, l’azienda di infrastrutture energetiche quest’anno ha voluto dare evidenza al tema della biodiversità e, in particolare, al rischio estinzione delle api. Tra i prodotti della strenna, ci sarà anche un miele che informa i dipendenti, attraverso un Alveare dell’Avvento online, dell’importanza delle api ai fini della biodiversità ambientale. Inoltre, quest’anno, per la prima volta, la società ha previsto la possibilità di donare questi prodotti alle famiglie più bisognose attraverso il Banco Alimentare.

Super pizza

Se alcune aziende preferiscono non raccontare le proprie strenne a sfondo sociale, a farlo senza timori è Leonardo. L’azienda specializzata nell’ambito dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza, anche nel 2024 ha rinnovato il proprio supporto a PizzAut. In occasione delle prossime festività natalizie, come negli scorsi due anni, le realtà produttive e le società del Gruppo aderenti all’iniziativa doneranno ai dipendenti un panettone appositamente realizzato e confezionato dall’associazione.

Scegli il tuo regalo

In ambito bancario, Banca Mediolanum, attraverso lo shop online del Gruppo, offre la possibilità ai family banker, ai dipendenti e ai clienti di accedere agli acquisti solidali: dolci natalizi tradizionali e gourmet (panettoni e pandori) firmati da un rinomato marchio di alta pasticceria. Il 50% dei ricavi totali dalla vendita del prodotto, al netto dei costi, verrà donato a sostegno di progetti solidali di Fondazione Mediolanum. Per il 2024 l’obiettivo è contribuire alla raccolta fondi annuale Voglio andare a scuola a favore di 680 minori a rischio di abbandono scolastico. Al momento in cui l’azienda ha trasmesso a VITA queste informazioni, sono stati venduti oltre 3mila pezzi.

Campagne a lungo termine

Sempre tra gli istituti di credito, Bper tiene a sottolineare che, per quanto a Natale non abbia in programma iniziative di questo tipo, è crescente il suo impegno in tema di contributi ed erogazioni liberali per finalità sociali. Tra queste, nei giorni finali dell’anno si conclude il progetto Present for future, ideato con la Fondazione Gruppo Abele, di don Luigi Ciotti. Si tratta di un piano triennale a carattere sociale, educativo, sportivo e culturale per ragazzi e ragazze tra i 14 e i 24 anni di città quali Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli e Genova. L’obiettivo è di favorire l’inclusione sociale dei giovani, attraverso il dialogo intergenerazionale e la realizzazione di progetti territoriali di cura e sviluppo del bene comune. «Nel 2024 molteplici sono stati i progetti dedicati alla prevenzione, con particolare attenzione alla lotta ai tumori e al sostegno ad enti o associazioni in campo per la lotta all’emarginazione sociale», dichiara l’azienda.

Pronta consegna

Tra le varie iniziative dal sapore natalizio di Amplifon, quella più rilevante è Ciao, c’è un regalo per te, realizzata in collaborazione con la propria Fondazione corporate. L’azienda, il suo management e i suoi dipendenti quest’anno faranno circa 320 regali agli anziani di 13 residenze sanitarie assistenziali non profit di 12 città di Lombardia, Veneto Liguria, Toscana, Marche e Puglia. Le residenze sono coinvolte nel progetto Ciao di Fondazione Amplifon. Sono previste anche alcune consegne di regali in presenza. Quest’anno, per la prima volta l’iniziativa, che è stata avviata nel 2021, viene replicata anche in Australia, Francia e Portogallo, dove Amplifon e la sua Fondazione sono presenti.

Il fenomeno

Il campione che abbiamo considerato non è certo esaustivo per poter individuare un trend generale. Tuttavia, si può notare che, per le aziende più grandi, organizzare l’attività di strenne natalizie solidali su larga scala risulti naturale accordarsi con realtà non profit molto strutturate. Non necessariamente dei colossi a loro volta, ma comunque dotate di una certa capacità organizzativa. Questo non è un dato irrilevante: significa che non bisogna essere per forza grandi come l’Unicef per raccogliere l’attenzione di gruppi di grandi dimensioni. Non è nemmeno escluso che una grande società non scelga di impegnarsi a selezionare produttori con certe caratteristiche, come è accaduto nel caso di Terna. Va da sé che per le aziende più piccole, che operano in un certo territorio, la scelta e la realizzazione di “strenne sociali” risulti più agevole. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia, pur sempre di Natale.

Nella foto in apertura di Jan Romero da Unsplash

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