Politica
Referendum, votare sì o no? Arriva il portale di Cittadinanzattiva
L’associazione ha lanciato un sito per informare tutti i cittadini sui principali contenuti della riforma costituzionale e delle ragioni di chi è favorevole e contrario al quesito referendario
di Redazione
“I cittadini di fronte alle ragioni del sì e del no”. Questo il titolo del sito realizzato da Cittadinanzattiva, www.referendum.cittadinanzattiva.it, al fine di informare tutti i cittadini sui principali contenuti della riforma costituzionale che sarà oggetto del referendum confermativo del prossimo 4 dicembre 2016.
l sito fa seguito alla decisione presa dalla Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva lo scorso luglio con cui l’organizzazione ha scelto di lasciare piena libertà ai propri aderenti tra il sì e il no, e di mettere contemporaneamente in campo una serie di attività volte a fornire informazioni sui contenuti della riforma al fine di favorire una scelta pienamente consapevole. Oltre al sito, infatti, Cittadinanzattiva sta realizzando una serie di incontri territoriali con personalità del mondo dell’Università, del diritto, della politica e dell’associazionismo per favorire il confronto tra le ragioni del sì e quelle del no e permettere ai cittadini di approfondire eventuali punti su cui nutrissero dubbi.
Di seguito riportiamo integralmente il testo dell’Ordine del giorno approvato dalla Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva.
«Premesso che in autunno avrà luogo il referendum confermativo della riforma costituzionale, recentemente approvata in Parlamento tenuto conto di quanto emerso all’interno del seminario su “Referendum Costituzionale: i cittadini di fronte alle ragioni del Sì e alle ragioni del No”svoltosi nel corso della citata seduta della Direzione La Direzione nazionale delibera quanto segue: Cittadinanzattiva, relativamente al referendum costituzionale, dopo aver ascoltato le ragioni del sì e del no e proceduto a un ampio dibattito, evidenzia come un passaggio così fondamentale della nostra vita democratica, su cui nell'arco degli ultimi anni la politica non è stata capace di decidere autonomamente e in cui spesso si lascia ai margini della discussione l'interesse generale, richieda: – di informare i cittadini in modo analitico e pragmatico sulle modifiche della riforma costituzionale; – di approfondire le implicazioni della riforma sulla partecipazione dei cittadini in termini di democrazia diretta e non solo di democrazia rappresentativa; – di considerare il tema del referendum su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi separato da quello della legge elettorale che può essere modificata dal Parlamento. In questa prospettiva si impegna a tenere vivo un processo di discussione critica che consenta ai cittadini di svolgere un ruolo attivo e informato nei prossimi mesi che ci porteranno al referendum, nello spirito dell'articolo 118 della Costituzione vigente. Ciò anche al fine di evitare di ridurre lo spazio del dibattito democratico ad un mero aut/aut molto prima del momento in cui ciascuno potrà esprimere il proprio voto».
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