Welfare

Referendum: Giovanni Moro, riconosciuta la cittadinanza attiva

Commento ai risultati del referendum sulla legge costituzionale sul federalismo, del segretario generale di Cittadinanzattiva, Giovanni Moro

di Redazione

Quella di ieri è una vittoria della responsabilità e dell’autonomia di tanti elettori, che sono andati a votare nelle condizioni più difficili e hanno scelto in base a considerazioni di concretezza senza dare retta a consigli legati alle convenienze politiche del momento. Chi ha tentato di squalificare il voto trattando i cittadini come bambini ne pagherà presto un prezzo politico in termini di fiducia e consenso. Dopo vent’anni di chiacchiere sulla riforma della costituzione è stato fatto un primo passo ed è particolarmente significativo che questo risultato sia giunto anche grazie al contributo di organizzazioni civiche come la nostra che, fuori da ogni logica di schieramento e guardando all’interesse generale, si sono battute per l?approvazione della legge. Ci aspettiamo ora che il parlamento completi il disegno federalista, ad esempio istituendo la camera delle regioni, nel quadro solidale contenuto nella nuova legge. Dal nostro punto di vista, il risultato forse più importante del referendum è la avvenuta “costituzionalizzazione” di una presenza attiva della cittadinanza nella vita pubblica. E’ questo, il risultato di anni di impegno di tanti cittadini, attivi nella tutela dei diritti e nella cura dei beni comuni malgrado la ostilità e l’attivo contrasto dei poteri pubblici, inerti nel compimento dei propri doveri ma attivissimi a stigmatizzare e perseguire questi stessi cittadini. Da oggi in poi nessuno potrà più essere multato se rivernicia le strisce pedonali su una strada pericolosa, verifica l’effettivo contenuto di una discarica o rileva la qualità dei servizi pubblici. E’ un piccolo grande passo nella direzione della democratizzazione della vita quotidiana nel nostro paese.


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