Cultura

Referendum: cattolici in libert

La Cei invita i cattolici “a votare” senza esprimersi né per il Sì né per il No e i cattolici si dividono

di Ettore Colombo

Funziona così. La Cei invita i cattolici ?a votare? (per il referendum costituzionale del 25/26 giugno) senza esprimersi né per il Sì né per il No e i cattolici si dividono. Più che sul Sì o sul No, sul come interpretare un?astensione che, tutt?altro che passiva, vuole essere attiva. Anzi, attivissima. La Sir, e cioè l?agenzia dei vescovi – la stessa che in una nota diramata lunedì 19 giugno ha sottolineato come la sinistra ormai ?radicalmente radicale? abbia perso del tutto la sua anima ?popolare? (nota che ha fatto arrabbiare, e molto, la sinistra) – si limita a rilanciare l?indicazione di massima della Cei ma il quotidiano cattolico – che della Cei è, peraltro, l?organo ufficiale – e cioè, appunto, Avvenire, fa qualcosa di più. Sostanzialmente invita a un «Sì per cambiare» come dimostra il tenore delle sue interviste e dei suoi interventi anche se offre spazio anche alle ragioni del No. Sempre, tuttavia, che si tratti di un No «per cambiare», come quello il cui fulcro sta in un libretto pubblicato dalle edizioni del Riformista, prefazione di Paolo Franchi (il nuovo direttore), e saggio centrale del costituzionalista (cattolico democratico, anzi meglio: cristiano sociale) Stefano Ceccanti. Il libretto s?intitola, appunto, Un No per cambiare, ma Ceccanti ha anche prodotto un appello – firmato, tra gli altri, dai professori Luca Antonini e Salvatore Vassallo ma soprattutto dal presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini – che punta al ?dopo? referendum più che al ?prima? e cioè a una campagna elettorale, questa, che non piace a nessuno. Né a destra né a sinistra. Non piace nemmeno alla galassia cattolica della CdO che si divide – nei fatti e sui giornali (Il Corriere della Sera che c?inzuppa il pane, ma anche altri, da Il Riformista a Liberazione) ? tra astensionisti (il manifesto della CdO), e pattuglia per il Sì (il manifesto di Tempi). Resta da dire, infine, delle (tante) riviste del mondo cattolico: quasi tutte sono per il No, da Adista a Il Regno, alle riviste ufficiali della Fuci e delle Acli (Azione sociale).

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