Sostenibilità
Referendum: ammessi e no
Oltre ai quesiti su lavoro ed elettrodotti, c'erano altre quattro richieste referendarie (ogm, inceneritori, rappresentanza sindacale e scuola private). Tutte bocciate
Non c’è solo l’articolo 18. Ieri la Consulta, oltre ad aver ammesso la consultazione per la servitù degli elettrodotti, ovvero l’obbligo di un proprietario a far installare su un proprio terreno i tralicci dell’alta tensione, ha bocciato quattro quesiti.
È stato bocciato quello sull’attivita’ sindacale nei luoghi di lavoro: abrogazione delle norme che stabiliscono limiti numerici ed esenzioni per i diritti e le tutele previsti dal titolo III dello Statuto dei lavoratori. No anche al quesito sulla sicurezza alimentare: che chiedeva il divieto generalizzato di residui di prodotti tossici negli alimenti. Inammissibile anche il referendum che chiedeva l’esclusione del combustibile derivato da rifiuti dalla categoria dei rifiuti speciali: abrogazione dei poteri ministeriali relativi agli incentivi finanziari per l’ utilizzazione dei rifiuti nella produzione di energia elettrica (il cosiddetto referendum anti-inceneritori).
In materia di scuola, non è stata giudicata ammissibile la richiesta di abrogazione di norme relative a contributi statali e di norme agevolatrici in materia di personale docente.
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