Politica
Reddito di Cittadinanza, parte il bonus per le aziende che assumono
Diventa operativo lo sgravio contributivo per le aziende che assumono una persona che gode del Reddito di Cittadinanza. Gli ultimi dati Inps parlano di 857mila nuclei percettori di Reddito e quasi 121mila di Pensione di Cittadinanza
di Redazione
L'INPS ha reso operativa la procedura che consente alle aziende che assumono persone che percepiscono il Reddito di cittadinanza di ottenere, sotto forma di sgravio contributivo, un bonus all'assunzione. Il bonus consiste in uno sgravio contributivo per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute di Reddito di Cittadinanza da parte del beneficiario stesso, è cumulabile con altri tipi di incentivi all'assunzione ed è valido anche per le assunzioni di beneficiari effettuate prima del rilascio della procedura INPS.
«Il Reddito di cittadinanza è una misura che è stata costruita per far riattivare le persone e reinserirle nel mercato del lavoro. Con il rilascio da parte dell'INPS della procedura informatica per richiedere il bonus all'assunzione, per le imprese diventa ancora più semplice assumere un percettore di Reddito di cittadinanza. Stiamo completando, così, il percorso di costruzione di moderne politiche attive legato alla fase 2 del Reddito», ha detto la ministra Nunzia Catalfo. «Dopo il decreto che ho firmato a ottobre, che consente ai Comuni di impiegare i beneficiari di RdC in progetti utili alla comunità, oggi rendiamo operativa la possibilità alle aziende che assumono di richiedere il bonus all'assunzione previsto dalla legge».
L'Inps ieri ha pubblicato l'aggiornamento dei dati, al 7 novembre 2019. Le domande pervenute all’INPS 1.579.742, di cui 1.021.761 sono state accolte, 130.409 sono in lavorazione e 427.572 sono state respinte o cancellate. I nuclei che percepiscono il Reddito di Cittadinanza sono quindi 857.141, con 2.230.457 di persone coinvolte. I restanti 120.703 sono nuclei percettori di Pensione di Cittadinanza, con 137.318 persone coinvolte.
Foto Pexels
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.