Salute

Record di donazioni d’organi in aprile

L'Italia ha superato la media europea toccando il picco di oltre 17 donatori per milione di abitanti. Effetto Celentano?

di Benedetta Verrini

Al Centro nazionale trapianti preferiscono non parlare di “effetto Celentano” ma ammettono, con estrema soddisfazione, che aprile è stato un mese aureo per la donazione degli organi. Per la prima volta la solidarietà degli italiani ha superato le medie europee, toccando un picco di 17,5 donatori per milione di abitanti contro lo standard Ue di 16,5 donatori per milione di abitanti. La realtà quotidiana supera dunque il farraginoso sistema legislativo sulla donazione degli organi, ancora molto lontano dall’attuazione di quel “silenzio assenso” che il mese scorso è stato al centro della polemica scoppiata tra Celentano e il ministro della Sanità Umberto Veronesi. “Stiamo lavorando per costruire la rete trapiantologica italiana – dice Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale Trapianti – E questi sono i veri risultati da tenere in considerazione per valutare l’efficacia della legge”. A chi gli obietta che la legge manca ancora della metà dei decreti attuativi, spiega che “La gran parte della legge è diventata operativa anche senza la decretazione attuativa. Mi riferisco, in particolare, al decreto relativo al sistema informatico nazionale dedicato alle attività di trapianto e a quello sulla comunicazione al centro nazionale dei nominativi dei pazienti in lista d’attesa: si tratta di provvedimenti che attendono l’emanazione ma sono già perfettamente operativi”. E tutti gli altri? “Dei sei decreti mancanti – continua Nanni Costa – Quello sull’idoneità degli organi si trova alla firma del Ministro; quello per l’individuazione del bacino d’utenza dei centri interregionali si trova al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e quello sulla qualità dei centri trapianto è al Consiglio superiore di Sanità. Gli altri tre, relativi alle tariffe, all’importazione ed esportazione degli organi e all’iscrizione dei pazienti in liste all’estero sono in fase di stesura, ma risultano meno urgenti perché sono aggiornamenti di leggi già esistenti”. Nanni Costa sarà presente alla prossima Assemblea nazionale di Aido, che in questa fase di transizione legislativa ha dato un grande apporto di esperienza e che ora sta cercando di ridisegnare il proprio ruolo all’interno del sistema donazione. L’associazione ha recentemente messo a disposizione della rete informatica del Ministero il proprio archivio di potenziali donatori, un contributo di oltre 1 milione e 200 mila dichiarazioni di volontà. Visitate il nuovo sito dell’associazione: www.aido.it


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