Welfare

Reato di tortura: per i deputati sussiste solo se è “reiterata”

Lo ha stabilito oggi la Camera in un clamoroso emendamento della Lega Nord. "Inaccettabile" commenta Amnesty: "Quante volte si dovrà torturare perché sia tortura?"

di Benedetta Verrini

Non piace per nulla ad Amnesty l’emendamento approvato oggi dalla camera dei deputati relativo alla proposta di legge (1948/a) sull’introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano. Il progetto normativo, frutto di una lunga limatura delle pdl presentate da deputati di opposizione e di maggioranza, e’ da ieri pomeriggio all’ordine del giorno dell’aula di Montecitorio (per poi passare a Palazzo Madama) e prevede come specifico reato la tortura, cioe’ la violenza sia fisica sia psicologica esercitata da un pubblico ufficiale nei confronti di un inquisito per estorcerne la confessione. Prima che la seduta venisse interrotta per un ulteriore rinvio, però, la Camera ha approvato un emendamento – contro cui si erano gia’ pronunciati la Commissione Giustizia e il Governo – in base al quale, perche’ si configuri il reato di tortura, occorre che ”le violenze o minacce” siano ”reiterate”. L’emendamento era stato presentato da Carolina Lussana della Lega Nord. ”Iniziamo male, con un emendamento che, se confermato nel testo finale, significhera’ che l’Italia non vuole adeguarsi al diritto internazionale dei diritti umani e in particolare alla Convenzione dell’Onu contro la tortura, che il nostro paese ha ratificato nel 1988” – ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International -. ”Questo emendamento – egli aggiunge – stravolge la definizione di tortura, limitando in modo inaccettabile la nozione ai comportamenti ripetuti, mentre e’ evidente che puo’ aversi tortura anche in presenza di condotte singole purche’ sufficientemente gravi. Quante volte, dunque, occorrera’ torturare prima che si possa parlare di tortura?”. ”Il nostro emendamento non sconvolge lo spirito della legge, ma determina meglio cosa si debba intendere per tortura. La minaccia e’ gia’ sanzionata ma perche’ diventi tortura serve qualcosa di piu’ e per questo abbiamo chiesto la reiterazione”, ha dichiarato la Lussana, responsabile giustizia della Lega Nord e presentatrice dell’emendamento.


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