Volontariato

Realtà virtuale, lavoro reale

Si moltiplicano i programmi a basso costo che insegnano una professione a chi è svantaggiato. Ma esistono anche progetti per la riabilitazione dei tetraplegici o per misurare i deficit auditivi

di Federico Cella

Handicap, si sa, è una parola mutuata dalle corse dei cavalli: può indicare il peso aggiunto al cavallo per limitarlo ed equipararlo agli altri. Dunque l?handicappato, in un certo senso, è il migliore. Ed è quindi arrivato il momento, tramite le nuove tecnologie, di scoprire le sue potenzialità inespresse. Con questa provocatoria presentazione si è svolta, presso la fiera Smau ?98 di Milano, l?ottava edizione del convegno ?Lo sviluppo tecnologico al servizio dei disabili?, dedicata alle risorse informatiche come contributo attivo all?inserimento lavorativo di persone disabili.
Con l?organizzazione dell?Ugis (Unione giornalisti italiani scientifici), si sono succeduti sul palco i rappresentanti di enti e associazioni che si occupano dello sviluppo di tecnologie dedicate alla formazione e all?inserimento professionale di persone affette da disabilità sia fisiche che mentali. Il primo progetto presentato è firmato dal Cirah (Centro internazionale ricerche autosufficienza handicappati), e riguarda l?utilizzo della realtà virtuale per la formazione di disabili mentali. Il ?Virtual reality training? (Virt) è stato concepito in colaborazione con la Fondazione Don Gnocchi, e si basa sull?idea di produrre una serie di programmi di realtà virtuale adatti a un hardware economico, che proporranno agli utenti una serie di situazioni lavorative simulate e propedeutiche a una vasta gamma di situazioni reali. Il progetto, finanziato dal Fondo sociale europeo e sviluppato insieme ad alcune cooperative sociali, darà i suoi risultati entro un paio d?anni (per informazioni, Enzo Cutelli, presidente Cirah: enzocu@tin.it).
Si collega a questo progetto di realtà virtuale quello presentato dal Comitato lombardo dell?Aias (Associazione italiana assistenza spastici), che già da due anni si occupa di riabilitazione fisica e cognitiva (per soggetti affetti da tetraparesi, insufficienza mentale e Sindrome di Down) basata sull?utilizzo di programmi di VR a costo contenuto. Una successiva sperimentazione riguarderà quindi l?attività didattica-formativa (per informazioni, Aias Crl, tel. 0255017564).
Non poteva quindi mancare all?appuntamento l?Asphi (Associazione di sviluppo di progetti informatici per handicappati), che ha presentato gli eccellenti risultati del progetto Goal (vedi Vita n. 32-33/98), dedicato alla formazione professionale. Sempre all?interno dell?iniziativa comunitaria Horizon, si inserisce anche il nuovo progetto Top, svolto i collaborazione con l?Inail (Istituto nazionale infortuni sul lavoro), rivolto alle persone disabili per preparare nuovi professionisti nel campo della gestione delle reti e della fornitura di informazioni via network (informazioni: www.asphi.it/). Nel campo della prevenzione di possibili handicap Asphi ha, invece, presentato il sistema informatico Eargame, sviluppato con l?Università di Padova per effettuare uno screening audiologico sui bambini in età scolare (dove l?incidenza di deficit auditivi è pari al 10%).
Sull?infinito versante della Rete si pone il progetto Internet per disabili condotto dal Centro Elis (Educazione lavoro istruzione sport). Dopo la fase di formazione, durata tre anni in collaborazione con Rai International, proprio in questi giorni hanno avuto inizio i primi corsi educativi e di formazione frequentabili direttamente da casa. Si tratta di lezioni a partecipazione gratuita che possono essere seguite in diretta o in differita presso il sito della Mediateca Elis (mediateca.elis.org/); lo sviluppo di questa formazione sarà quello di convertire in formato elettronico il patrimonio di videocassette dei diplomi universitari a distanza organizzati dal Consorzio Nettuno. A questa originale iniziativa, si collega la creazione di un?impresa non profit appositamente dedicata allo sbocco occupazionale di soggetti disabili (Junior enterprise Elis: jeel.elis.org/).
A conclusione dei lavori è stato, infine, presentato il nuovo progetto svolto in cooperazione tra l?organizzazione Smau e l?Ugis, che dal prossimo anno vedrà l?esordio di un nuovo marchio destinato a identificare gli stand presenti alla fiera informatica milanese di aziende che producono soluzioni tecnologiche specifiche per persone disabili (informazioni: www.smau.it/magellano/).

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