Non profit

“Realizziamo il cambiamento con il Sud”, ecco i 9 progetti selezionati

Il bando di Fondazione Con il Sud e ActionAid Italia, in collaborazione con la Fondazione Realizza il Cambiamento, ha messo a disposizione 500mila euro per contrastare le situazioni di vulnerabilità economica e sociale e tutelare i diritti dei più fragili nelle regioni del Mezzogiorno. Vi hanno partecipato le organizzazioni del Terzo settore impegnate nel miglioramento dell’accesso ai diritti umani e civili delle persone, nella prevenzione e contrasto della violenza di genere

di Redazione

Fondazione Con il Sud e ActionAid Italia, in collaborazione con la Fondazione Realizza il Cambiamento, hanno individuato i nove progetti finanziabili nell’ambito del bando “Realizziamo il cambiamento con il Sud”. La prima edizione dell’iniziativa è stata pensata per contrastare situazioni di vulnerabilità economica e sociale e tutelare i diritti dei più fragili nelle regioni meridionali. Il bando, dall’ammontare complessivo di circa 500mila euro, si rivolgeva alle organizzazioni del Terzo settore impegnate nel migliorare l’accesso ai diritti umani e civili delle persone, prevenire e contrastare la violenza di genere, favorire l’empowerment o attive sul welfare di comunità.

Delle 92 proposte pervenute, sono nove quelle ammesse al finanziamento. Le proposte selezionate coprono un ampio raggio di beneficiari: minori in situazione di vulnerabilità, Neet, persone e donne con background migratorio, donne che hanno subito violenza, studenti e famiglie in situazione di vulnerabilità. Ogni proposta prevede, oltre al soggetto responsabile, almeno due partner di progetto per un totale di 27 organizzazioni coinvolte.


«Il cambiamento, evocato già nel titolo di questo bando, non può che partire da eque opportunità e diritti garantiti», dichiara Marco Imperiale, direttore generale di Fondazione Con il Sud. «Abbiamo selezionato con convinzione questi nove progetti perché siamo certi che sapranno dare un importante contributo in questo senso, riaffermando diritti negati e migliorando le condizioni di vita di tante persone che vivono in condizioni di povertà e disagio».

«Siamo felici di aver constatato che il bando ha suscitato l’interesse di moltissime organizzazioni», sottolinea invece Katia Scannavini, vicesegretaria generale ActionAid Italia. «Molte proposte erano davvero meritevoli e non è stato facile decidere i progetti da premiare. Le nove organizzazioni scelte hanno colpito per la capacità di articolare gli interventi e per essere soggetti che nei territori di riferimento saranno capaci di avere un impatto sociale rilevante per i portatori di diritti».

In Campania saranno realizzati progetti nelle aree di Napoli e Salerno. Ctg Turmed Aps, nella IX municipalità di Napoli, migliorerà l’inclusione socioeconomica dei giovani Neet attraverso attività integrate, attivando e valorizzando al contempo le risorse del territorio. Nella città metropolitana di Napoli, l’associazione Innovazioni Sociali interverrà sulla periferia in ottica inclusiva, favorendo la partecipazione e la creazione di nuove reti relazionali. Sempre a Napoli, la sezione regionale di Legambiente, nel quartiere di Scampia, promuoverà uno Sportello energia volto a sostenere e accompagnare le famiglie in situazioni di fragilità e darà vita ad un processo volto a creare una Comunità Energetica e Solidale con l’intento di contrastare il fenomeno della povertà energetica.

A Salerno e nel comune di Mercato San Severino, la Fondazione Casamica sosterrà le famiglie con minori autistici per l’attivazione di percorsi di riabilitazione, socio sanitari, socio educativi e di inclusione sociale con particolare attenzione alla transizione degli adolescenti nell’età adulta. L’intento è quello di creare un modello pilota che attivi sinergie e alleanze sul territorio di Salerno e provincia. Sempre in provincia di Salerno, a Vietri Sul Mare, l’associazione Piccoli Passi Grandi Sogni punta a potenziare competenze e life skills dei ragazzi e ragazze dagli 11 ai 17 anni facendo leva sull’interconnessione tra territorio, relazione educativa e formazione esperienziale. È necessario che i giovani si riapproprino del loro contesto, sentendosi responsabili del luogo in cui vivono.

In Puglia, esattamente nella città di Lecce, Fermenti Lattici si rivolgerà a madri con background migratorio e mamme detenute contrastando l’isolamento e l’esclusione sociale che in forme diverse queste donne sperimentano, aumentandone le competenze, le opportunità relazionali e sostenendone la genitorialità.

In Sicilia, ad Agrigento, Porto Empedocle e Realmonte, Parliament Watch Italia punta a intraprendere uno sfidante percorso di mediazione culturale che vedrà l’interazione di persone con background migratorio insieme a vari attori delle comunità di riferimento come le istituzioni locali, le organizzazioni della società civile, gli studenti e i semplici cittadini. L’obiettivo è rendere i processi di democrazia partecipata, previsti in Sicilia dalla legge regionale 5/2014, realmente partecipati e inclusivi, aprendoli al coinvolgimento di fasce di popolazione ad oggi poco coinvolte. A Catania l’associazione Thamaia ha l’obiettivo di migliorare la capacità del territorio di riconoscere e accogliere le donne che hanno subito violenza attraverso una formazione mirata per le operatrici e operatori dei vari servizi. La formazione verterà sui temi dell’integrazione, sui diritti legali per le donne straniere immigrate, migranti o richiedenti asilo e sugli strumenti di inclusione lavorativa. Infine, Trame di Quartiere intende migliorare la condizione socioeconomica dei giovani adulti di origine straniera, provenienti principalmente da Gambia e Senegal, rendendo più coese le comunità che vivono e lavorano all’interno del centro storico di Catania e in particolare nel quartiere San Berillo.

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