Sostenibilità
Realacci: prodotti equosolidali alla buvette
Lettera del deputato della Margherita al presidente della Camera Fausto Bertinotti
di Redazione
Cioccolato, zucchero, ma anche snack e succhi di frutta venuti da lontano nel Parlamento. Il promotore dell’iniziativa, Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente di Montecitorio, e altri parlamentari di maggioranza e opposizione hanno scritto al presidente della Camera, Fausto Bertinotti, chiedendo di introdurre i prodotti del commercio equo e solidale, tra quelli venduti alla buvette e negli altri punti di ristoro interni a Montecitorio. ”Grazie anche ai notevoli passi in avanti realizzati dal settore nel campo della qualita’ -commenta Realacci- i prodotti del commercio etico sono diventati una realta’ interessante. E’ importante che il Parlamento italiano non solo trovi le forme piu’ idonee per un riconoscimento legislativo del commercio equo, delle sue organizzazioni di base, del sistema certificativo, ma anche che operi praticamente scelte etiche, dando un valido esempio e proponendosi come battistrada in ambito istituzionale. Sara’ un forte messaggio rivolto a tutti gli italiani, a tutte le famiglie, perche’ si lascino coinvolgere da questa esperienza, maturando la consapevolezza che si puo’ consumare in modo piu’ attento, piu’ critico, piu’ equo.” Nel testo della lettera inviata a Bertinotti e si sottolinea come il commercio equo e solidale sia una forma di lotta alla poverta’ che si basa su pochi ma ben saldi principi: un prezzo piu’ equo pagato ai lavoratori, relazioni commerciali durature, opere sociali per le comunita’ coinvolte, sostenibilita’ ambientale dei processi di lavorazione.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.