Sostenibilità
Reach, ancora troppe scappatoie
Il nuovo regolamento sulle sostanze chimiche pericolose: il testo approvato dal parlamento europeo si presta a troppe interpretazioni e non elimina i pericoli. Ecco perch
di Redazione
Èstato approvato in via definitiva dal Parlamento europeo il nuovo Reach, il Regolamento sulle sostanze chimiche, ma sono troppe le scappatoie per l?industria e insufficienti le garanzie per i cittadini.
La denuncia arriva da un arcipelago di associazioni che hanno seguito l?iter di approvazione della riforma, battendosi per un testo che tutelasse davvero ambiente e salute: da WWF a Greenpeace, da Medici per l?Ambiente a Movimento Difesa del cittadino, da Legambiente a Medicina democratica ad Altroconsumo.
In base al nuovo regolamento, in Europa non sarà più consentita la circolazione di sostanze (prodotte o importate in quantità superiori a 10 tonnellate/ anno per produttore) non registrate e prive di documentazione sui relativi rischi per salute e ambiente e sulle relative misure di prevenzione.
Si introduce un dispositivo di sostituzione per alcune categorie di sostanze chimiche pericolose con alternative più sicure, ove disponibili, ma la loro sostituzione non è automaticamente obbligatoria.
Il testo approvato dal Parlamento consentirà ancora l?impiego di molte sostanze chimiche che possono causare gravi danni alla salute. «Le scappatoie e le norme di autoregolamentazione dei produttori introdotte nel Reach lo rendono estremamente vulnerabile a successive interpretazioni: per esempio, non sarà garantito che le informazioni di terzi in merito alla disponibilità di alternative più sicure vengano prese in considerazione dalle industrie», sottolineano le associazioni in una nota comune.
«Inoltre», prosegue la nota, «il 60% delle sostanze chimiche, in quanto prodotte o importate in quantità inferiori a 10 tonnellate l?anno, potranno comunque circolare prive di dati di sicurezza significativi».
Per i decisori politici europei si apre ora una partita decisiva: dovranno vegliare sulla nuova Agenzia europea delle sostanze chimiche, a Helsinki, affinché possa operare in modo corretto e garantire una piena applicazione del Reach. In Italia, invece, si apre la delicata fase dell?implementazione: le associazioni, WWF in testa, promettono battaglia.
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