Welfare

RCA più cara: le assicurazioni fanno retromarcia

Quixa e Zurich sono le prime a cancellare la nazionalità come criterio per definire il premio assicurativo

di Sara De Carli

Retromarcia. La cittadinanza di appartenenza non sarà più tra i parametri utilizzati per definire il prezzo delle assicurazioni RCAuto delle compagnie Quixa e Zurich. Lo rendono noto «con soddisfazione» Asgi e Avvocati per niente, le due associazioni che a novembre avevano denunciato il fatto.

L’iniziativa è delle stesse società assicurative: dal primo gennaio 2012 le differenze tariffarie basate sulla cittadinanza sono già state eliminate dalle proposte contrattuali di “Zurich Insurance Plc-Rappresentanza generale per l’Italia” e dal 30 aprile lo saranno anche da quelle di Zuritel Spa., mentre l’eliminazione del parametro cittadinanza da parte di Quixa partirà dal 30 giugno 2012.

La premessa

Per fare l’assicurazione RCA gli automobilisti stranieri dovevano tirar fuori di tasca fino al 51% in più rispetto a un italiano. I più penalizzati? Camerunesi, senegalesi e rumeni (leggi qui l’articolo di Vita.it). L’avevano denunciato a inizio novembre Asgi e Avvocati Per Niente ONLUS, depositando dinanzi al Tribunale di Milano un ricorso contro le compagnie assicuratrici Zurich Insurance e Quixa s.p.a. in ragione proprio delle tariffe differenziate per nazionalità da esse praticate nei contratti assicurativi RCA on line.

Asgi e Avvocati per niente provvederanno ora a segnalare il raggiungimento della soluzione extragiudiziale alla Commissione europea, alla quale avevano di recente indirizzato un esposto in materia, ma contemporaneamente auspicano che «l’opzione adottata dalle due compagnie venga fatta propria da tutte le compagnie che ancora utilizzano, nella formazione della tariffa, il criterio della cittadinanza, affinché si pervenga al più presto ad una omogeneità di comportamenti che garantisca il pieno rispetto del principio di uguaglianza e non discriminazione tra italiani e stranieri». 

E le altre?

Il problema infatti è molto diffuso: un’indagine svolta dall’I.S.V.A.P. e trasmessa all’UNAR il 10 gennaio scorso aveva evidenziato che il 25% del campione di compagnie assicurative esaminate  applicava prezzi maggiorati in relazione alla “nazionalità”. In seguito a tale indagine, l’UNAR ha adottato una raccomandazione generale auspicando che nei contratti RCA le compagnie assicurative applichino tariffe indipendenti dalla cittadinanza dei contraenti (Raccomandazione generale allegata al repertorio n. 16 dd. 31 gennaio 2012).


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