Le polizze Rc auto (che sono obbligatorie per chiunque circoli con un veicolo a motore) e Rischi diversi (che sono facoltative) devono contenere:
È importante che le informazioni rilasciate alla compagnia (come i dati sul veicolo, la targa, la residenza, l’indicazione dei possibili guidatori del veicolo, con la loro età e professione) siano fornite con la massima esattezza poiché qualora queste informazioni dovessero risultare errate o incomplete, la compagnia potrebbe non riconoscere in tutto o in parte la copertura.
Se il pagamento non viene versato al momento della stipula del contratto, l’assicurazione resta sospesa sino alle ore 24 del giorno del pagamento. Dopo il giorno di scadenza del contratto si hanno ancora 15 giorni a disposizione, chiamati “periodo di mora”, per il pagamento del premio, durante i quali la copertura assicurativa resta valida; dopo il quindicesimo giorno, la garanzia resta sospesa fino alle ore 24 del giorno in cui si versa il premio.
Il premio comprende le imposte (12,5% per la Rc auto e 13,5% per Rischi diversi) e, per la sola Rc, anche i contributi al Servizio sanitario nazionale (10,5%) e al Fondo di garanzia per le vittime della strada.
L’ammontare del premio, cioè la cifra da pagare alla compagnia in cambio della copertura, non è l’unico parametro economico da prendere in considerazione per decidere quale polizza scegliere, conviene verificare sempre l’importo della franchigia, cioè la parte del danno a carico dell’assicurato o di altri eventuali “scoperti” che, se sono molto bassi, possono fare la differenza e rendere conveniente una polizza che poteva non sembrarlo, sia relativamente la Rc auto sia all’assicurazione furto e incendio.
È consigliabile accertare che il valore assicurato sia sempre uguale o solo leggermente superiore a quello dell’auto. Con il passare degli anni, poi, non ha senso pagare tanto quanto si pagava quando la vettura era nuova. Anche perché, in ogni caso, l’assicurazione non risarcirà mai più del valore di mercato del veicolo.
Nei contratti del ramo Rischi diversi, come le polizze kasko o furto-incendio, la franchigia indica la soglia minima dalla quale si calcola l’indennizzo ed è trattenuta dalla liquidazione: in altre parole, se i danni sono inferiori alla franchigia, non è previsto alcun indennizzo, mentre se sono superiori sarà riconosciuto il risarcimento della parte eccedente.
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