Leggi
Rc auto, consumatori contro governo
«Si assumano modifiche strutturali dell'attuale sistema» dicono Adoc Federconsumatori e Movimento difesa del cittadino
Dopo la presa di posizione dell’Antitrust, del tutto condivisibile e di fronte alla volontà del Governo di mettere in campo ingenti risorse sulla questione RCA auto, Adoc Federconsumatori e Movimento difesa del cittadino si augurano che il Consiglio dei Ministri domani assuma delle decisioni che introducano alcuni elementi di modifica strutturale dell’attuale sistema, che ha dato sin d’ora pessimi risultati, chiedendo innanzitutto e formalmente alle Compagnie una autonoma calmierazione delle tariffe entro il tasso di inflazione reale.
A fronte di ciò, si adottino misure che siano soddisfacenti per tutte le parti in causa evitando, nella maniera più assoluta, di favorire gruppi o categorie particolari di assicurati.
Quindi:
– Si faccia carico dell’intera percentuale (pari al 4%) della tariffa da versare al Fondo Vittime della strada utilizzando le risorse delle multe comminate alle compagnie assicurative;
– Si attui un decreto di modifica della legge sull’assicurazione obbligatoria che consenta la costituzione e la rapida attuazione della Bad Company. Tale decreto sarebbe un segnale concreto di una precisa volontà, idonea a risolvere il problema degli automobilisti plurincidentati in maniera rapida, sgravando di conseguenza le compagnie assicuratrici, oltre che ottenere un maggior controllo sulle truffe.
“Queste decisioni – sostengono Carlo Pileri, Antonio Longo e Rosario Trefiletti, Segretari delle associazioni – di carattere strutturale dovranno rappresentare l’inizio di un ragionamento più complessivo nel quadro di un profondo processo di revisione e di riorganizzazione dell’intero settore. Dalla costituzione di polizze innovative e / o con franchigia, ai sistemi di acquisto dei pezzi di ricambio, alle soluzioni extragiudiziali per i contenziosi, ai diversi sistemi di riparazione degli automezzi”.
Vorremmo inoltre ricordare ai cittadini assicurati che il 10,5% delle tasse specifiche ed indirizzate al Fondo Sanitario, che oggi si paga sulla polizza, è deducibile nella propria dichiarazione dei redditi.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.