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Razzismo, ora lo condanna pure la Treccani

La Treccani si aggiorna, ma solo nei nuovi volumi. Quelli vecchi per ora restano razzisti

di Redazione

Anche l?enciclopedia Treccani finalmente riconosce che la xenofobia esiste. Dopo la polemica che aveva visto contrapporsi proprio ?Vita? e l?enciclopedia più famosa d?Italia per alcune voci di carattere razzista mai modificate dal tempo del fascismo, ecco che un? altra branca della Treccani, l?enciclopedia delle scienze sociali, riconosce che «la xenofobia non è solo paura dell?altro; è il rifiuto di un rapporto propriamente sociale, è la sostituzione della figura dello straniero con quella del ?nemico?» e questo avviene quando c?è «sfiducia nelle capacità di resistenza ed espansione della propria identità culturale».
Così la nuova voce, in uscita con l?ottavo volume dell?enciclopedia, nel gennaio prossimo, redatta da Simonetta Tabboni, docente di sociologia alla Sorbona. Che così conclude la sua trattazione: per superare la xenofobia non resta che «la rinuncia a proclamare la propria universalità e il particolarismo dell?altro, se si riconosce in se stessi e negli altri una mescolanza di ambedue i fenomeni». Una bella differenza con le voci ?ebrei? e ?ibridi umani? della ?vecchia? Treccani, tuttora in commercio, che definiva alcune razze inferiori alle altre. «I Negrodi, gli Australoidi e simili razze non sono psichicamente ben dotate che gl?Europei per capacità intellettuali, invece incroci tra razze di uguale livello psichico (ad esempio Europei e Giapponesi) possono dare prodotti di eccezionale valore».
Prendiamo atto con soddisfazione del (seppure parziale) ripensamento. A quando però la definitiva correzione delle voci già in commercio?

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