Volontariato
Razzismo in Europa, Italia nel mirino: “discrimina i rom”
Oltre 600 Ong riunite nell'Enar (Rete europea contro il razzismo) denunciano un aumento notevole delle organizzazioni e partiti estremisti nell'Ue
di Redazione
Oltre 600 organizzazioni non governative (Ong), riunite nell’Enar (Rete europea contro il razzismo), denunciano un aumento notevole delle organizzazioni e partiti estremisti nell’Ue nonostante “l’effetto positivo” della direttiva sull’eguaglianza razziale nell’Unione. Forti le critiche all’Italia, soprattutto per il trattamento riservato ai rom
“Campi come ghetti per i rom”, si legge nel rapporto riguardo l’Italia: “la situazione nei campi non autorizzati è sempre più precaria”, anche perchè – dice l’Enar – “le autorità di polizia costringono i rom a esodi forzati continui”. Il rapporto porta gli esempi concreti del campo ‘Casilino 900’ di Roma e del ”’ghetto di via Anelli a Padova”.
Inoltre nell’indagine si afferma che l’Italia – insieme a Germania, Grecia e Malta – si fa notare per la sotto-occupazione riservata alle minoranze etniche e per le difficoltà nel riconoscimento delle qualifiche degli stranieri extracomunitari. In Italia, si legge nel rapporto che fa riferimento a dati del 2005, “agli stranieri spesso vengono assegnati i lavori più sporchi e pericolosi. Il 25% di tutti i lavoratori con contratto a termine non appartiene all’Ue, con un aumento del 7% rispetto al 2004”.
Stando alle cifre delle ong, gli incidenti sul lavoro che coinvolgono gli stranieri sono aumentati, 19% riguardano l’edilizia. Il 50% di tali incidenti riguarda persone fra i 26 e 35 anni. Generalmente, gli stranieri di minoranze etniche o extracomunitari hanno paghe più basse. Il problema dei rom viene affrontato in un capitolo a parte.
Quanto – più in generale – all’istruzione e alla discriminazione a scuola, chi parla meno bene l’italiano spesso finisce in classi inferiori con allievi più giovani. Particolare di attualità: l’Italia viene citata positivamente per il “progetto Ultrà con i tifosi calcio per combattere razzismo, intolleranza e violenza”. L’Enar ricorda il “lavoro sociale” e i risultati di questa iniziativa, che “per 10 anni ha organizzato i mondiali antirazzisti con attivisti di tutto il mondo”.
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