Famiglia

Razzismo, condannata Ikea France

La responsabile della distribuzione dei cataloghi ordinò di non assumere gente di colore. Risarcimento a S.O.S razzismo e ai sindacati

di Redazione

Ikea, uno dei “loghi” simbolo della globalizzazione, condannata per discriminazione razziale. È accaduto in Francia: il tribunale di Versailles ha riconosciuto la responsabilità civile della società nell’azione illecita di una delle sue dipendenti che si occupava delle preassunzioni del personale incaricato di distribuire cataloghi. La trentottenne Sophie Malmquist, nella primavera di tre anni fa, aveva infatti distribuito precise istruzioni fra i dirigenti dei mobilifici: “Per questo tipo di lavoro”, scriveva, “non reclutate persone di colore perché, sebbene sia spiacevole dirlo, la gente apre loro la porta meno facilmente, e qui è necessario un ritmo veloce”.

Secondo i giudici francesi – come riferisce il quotidiano Libération – l’impiegata ha quindi partecipato “direttamente al delitto di discriminazione razziale”, così è stata condannata a pagare un risarcimento di 30 mila franchi all’associazione S.O.S. Razzismo e a quattro sindacati. Ikea France, invece, dovrà sborsare 100 mila franchi.

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