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Rating sociale VITA-Altis, il caso Ikea Italia

In un'edizione del Salone della Csr e dell'Innovazione di grande pregio, VITA ha presentato il magazine di ottobre, dedicato al Socialwashing, e approfondito l'esperimento del "Rating sociale dell'Economia italiana", realizzato con Altis/Università Cattolica. Con Laura Tondi, sustainability manager di Ikea Italia, azienda risultata migliore nel settore arredamento, abbiamo approndito da qualche cultura nasca una performance così brillante. Ascolta il podcast, primo di una serie speciale sull'evento

di Giampaolo Cerri

al XII Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, che si è svolto un settimana fa a Milano, con un grande successo di pubblico e un’elevata qualità dei panel, VITA ha presentato il numero di ottobre del magazine, dedicato al Socialwashing.

In quell’occasione, introdotti dal direttore, Stefano Arduini, il direttore di Altis, Matteo Pedrini, la sustainability manager di Ikea Italia, Laura Tondi (foto sopra, ndr), e il nostro ad, Giuseppe Ambrosio, che ha analizzato i paper scientifici in materia con alcuni studiosi dell’Università Mercatorum, hanno dialogato, con chi scrive, sui contenuti del numero stesso.

La presentazione di VITA magazione Ottobre – da sinistra Giuseppe Ambrosio, Laura Tondi,
Giampaolo Cerri, Matteo Pedrini e Stefano Arduini

Con Pedrini abbiamo approfondito le caratteristiche del Rating sociale dell’Economia italiana, realizzato da VITA con la collaborazione di Altis Cattolica, e che va a misurare – secondo alcuni specifici parametri, dall’approccio “multi-stakeholder” alla continuità nel tempo – l’impegno sociale delle più grandi aziende italiane per fatturato nei settori della moda, del food, dell’arredamento e dell’automotive. Qui l’articolo di Nicola Varcasia.

Sensibilità svedese, passione civile italiana

Proprio Tondi abbiamo cercato di capire perché Ikea Italia, che è stata la migliore nel settore arredo, esprima valori così alti in quest’area della responsabilità sociale di impresa.

Nel racconto di Tondi, le molte e diverse attività della filiale italiana del gigante svedese: dagli obiettivi di impatto assunti con programmazione annuale, all’apertura degli store alle realtà associative – circa un milione di euro raccolti nel 2023 fra uno scaffale Billy e sedie Odger – al coinvolgimento dei dipendenti nella attività solidali, come la progettazione dell’arredo di interni e la donazioni di mobili agli enti non profit.

A margine dell’incontro, la sustainability manager di Ikea Italia si è prestata a un ulteriore approfondimento in una conversazione che potete ascoltare in questo podcast.

Ascolta il podcast

Nei prossimo giorni, ancora per I podcast di ProdurreBene, pubblicheremo altre voci del Salone della Csr. Abbiamo approfondito la filantropia, l’economia circolare, gli Esg, e un particolarissimo impegno sociale delle aziende: il lavoro con i detenuti.

Stay tuned, come si dice.

Le foto di questo servizio sono di Antonio Mola per VITA.

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